Luglio 4118
UN TRADIMENTO IMPERDONABILE
"Popolo comunista, a pochi mesi dal nostro ultimo e più grande congresso, che con grande onore mi ha rieletto per questo secondo e - come ho più volte ribadito - ultimo mandato di rappresentante dei lavori Istalici tutti, il governo presieduto dal compagno Haxan vive quello che è forse il proprio momento più difficile. La strada percorsa dal proletariato attraverso i mezzi della rappresentanza si è dimostrata impervia, piena di quegli ostacoli posti proprio dai nemici che combattiamo a gran voce. Ma ha portato i suoi primi frutti. Queste conquiste non sono apprezzate dall'assoluta minoranza rappresentata dalla borghesia, bensì, per nostra grande gioia, dal sempre crescente popolo comunista che di giorno in giorno non fa che elogiare le nostre lotte. Come sapete, più volte è capitato al sottoscritto di commuoversi dinanzi ai lavoratori venuti da ogni latitudine per avere un sano confronto a cielo aperto.
Passiamo ora alla dura attualità della lotta di classe, sempre in movimento, sempre più aspra: basta osservare la prima pagina di qualsiasi altro quotidiano per vedere gli infami attacchi portati al popolo comunista da pennivendoli al servizio di partiti oligarchici, a loro volta schiavi delle invisibili forze del capitale. Come da titolo, noi comunisti crediamo sia avvenuto un tradimento imperdonabile, che cambia, per gli anni a venire, il panorama politico in cui ci troviamo a condurre la nostra lotta; il riferimento è ovviamente al PSDI di Gloria Mangano, partito con cui avevamo stabilito alcuni accordi che sono poi saltati, probabilmente, per il richiamo di quei poteri scontenti dall'azione sempre più incisiva del nostro governo. Le ragguardevoli proteste nate in piazza dopo l'approvazione della legge dei Popolari, sono comprensibili: arrivano dalla parte presa in causa dai legislatori del provvedimento. Come noto al popolo comunista, l'ultimo congresso ha avuto un fecondo dibattito sulle questioni civili, portandoci alla conclusione che il cammino verso il comunismo debba essere percorso fornendo al popolo dei riferimenti. Non costrizioni, ma ideali da seguire per combattere meglio la propria lotta quotidiana contro le classi dominanti.
Fornire minori come fossero bambole su misura a coppie che mortificano se stesse, disconoscendo implicitamente la propria legittima natura omosessuale, non è altro che un ulteriore scempio del libero mercato fattosi ideologia distorta. Ancor più acceso è stato poi il dibattito parlamentare sulle altre norme, giungendo ciononostante alla conclusione di approvare la legge, constatando l'assenza di alcuna discriminazione, al massimo, una neutralità che avremmo preferito direzionare a una differente apertura verso il movimento omosessuale. Movimento che noi comunisti troviamo d'ispirazione, in nome di cui lotteremo sempre, essendo anch'esso parte delle masse oppresse che ci imponiamo il compito d'emancipare.
Arrivamo quindi alla rottura dell'alleanza con l'ala più liberale della sinistra; gli scontri ideologici erano noti a tutti, ma ora, dopo questo spacco pretestuoso, abbiamo all'unanimità deciso di abolire ogni contatto con forze politiche così congeniali ai dettami del capitale. Il PCdL non ha dato il proprio voto alla legge dei Popolari in qualità di governo: ha dato il proprio voto in quanto rappresentante di un popolo; i partiti del capitale si riempiono la bocca della parola 'democrazia', ma cosa vi è di più antidemocratico che imporre alle altre parti di rinnegare radicalmente le proprie posizioni in nome della stabilità? Non è colpa del popolo comunista se il partito della loro avanguardia, il Partito Comunista dei Lavoratori, ha la forza di approvare leggi che sono nel loro interesse. E' semmai colpa del PSDI per non riuscire più a parlare a nessuno se non ai propri padroni. Ancora una volta, sarà l'Istalia a decidere nel segreto dell'urna. I comunisti voteranno con una certezza: l'ideale del proletariato è tenuto alto da un partito che non volterà mai le spalle al popolo sovrano."
Nicola Cruscovo
Segretario del Partito
"So we come to the break with the more liberal forces of the left. Ideological clashes were known to all, but now, after this insane gap, we have unanimously decidded to abolish every contact with forces so congenial to capital interestes. The PCdL did not give his vote to the law of the Populari in quality of government: has given his vote in rapresentation of people; the parties of Capital fill their mouth of the word 'Democracy', but what is more undemocratic than impose to the other parts tf radically deny their positions in the name of stability? And do not blame the people if the Party avanguard of the people, the Communist Party of the Workers, has the power to pass laws that are in their interest. I'd rather blame the Social Democrats for speaking to nobody but their masters. Once again, it will be the Istalian people to decide his view in the urn. They have a certainty: the ideal of the proletariat is is taken high from the Communist Party, and we will never turn our backs to the sovereign people."