NUOVI ORIZZONTIOrgano stampa ufficiale di Libertà e ProgressoCongresso dei Liberal Progressisti: addio LP e benvenuta all'Alleanza RadicaleROMULA - Dopo quasi due anni di incertezza, di scontri interni causati da accuse reciproche e vecchi rancori venuti a galla, dopo quasi due anni di demoralizzazione e di sfiducia generale, finalmente è stato convocato il Congresso Nazionale Straordinario di Libertà e Progresso che ha visto riunirsi a Romula quasi 1200 esponenti provenienti da tutta Istalia.
Il Congresso non ha visto alcun membro del vecchio Direttorio partecipare e pochissimi era i decani e gli storici leader di LP ed i pochi presenti hanno mantenuto un profilo basso e defilato mentre dal caos generale sono emerse due fazioni, il Collettivo Libertariano (CL) e quindi i rappresentanti del Unione degli Studenti Progressisti (USP). Totalmente assente l'ala liberale, che tradizionalmente all'interno di LP aveva sempre avuto un certo peso ed influito sulle politiche del partito, non senza creare tensioni, soprattutto durante il progressivo slittamento a sinistra del partito. Stefano Logatto, che si era scontrato con la precedente leadership durante la coalizione al governo con i comunisti, quale leader dei liberali, alla luce della fortissima opposizione interna, già alla vigilia delle elezioni aveva deciso di lasciare LP per unirsi ai Demohosiani, considerati come molto più in linea con le posizioni economiche sue e dei suoi accoliti.
Durante il Congresso le due fazioni CL ed USP hanno pian piano monopolizzato i dibattiti e si sono sempre più avvicinati per contrastare la fazione più larga emersa all'indomani della crisi post-elettorale, ovvero i Socialisti. Negli ultimi decenni di forte spostamento a sinistra e di cooperazione con la Sinistra, infatti, l'Ala Socialista (AS) del partito aveva incrementato visibilità e peso politico all'interno di LP e durante il Congresso sono stati i primi a proporre di mettere fine all'esperienza di Libertà e Progresso per fondare un nuovo partito, nome proposto: "Partito dei Social Democratici".
Fortemente contrari invece CL e USP, i quali hanno fortemente contrastato le proproste di AS, troppo eccessive e radicali (tra le proposte di AS la nazionalizzazione delle industrie chiave, il monopolio statale di diversi servizi, la proposta di unirsi alla coalizione Area Socialista e quindi una serie di politiche restrittive additate come "paternalistiche" da CL ed USP i quali hanno anche dichiarato che un tale appiattimento su posizioni così socialisti avrebbe fatto perdere visibilità al partito a favore dei partiti comunisti e socialisti.
Durante il Congresso, però, defezioni e scontri interni alla stessa AS hanno infine premiato CL ed USP che infine hanno avanzato una mozione comune: porre fine a Libertà e Progresso per fondare un nuovo partito, chiamato infine Alleanza Radicale.
Il nuovo partito continuerà a tenere alta la bandiera Social Liberale in Istalia, proponendo in campo economico la limitazione dell'attività statale esclusivamente allo Stato Sociale, che dovrà essere solido, ben strutturato e ben finanziato, attraverso una decisiva riforma delle imposte, ma basato su principi di economicità e di razionalità finanziaria, mentre si opporrà alle nazionalizzazioni ed ai monopoli di stato, ed anzi, promuovendo la cooperazione con i privati là dove l'intervento statale per contrastare abusi, carenze di servizi o sperequazioni non sarà necessario.
Il nuovo partito inoltre proporrà una politica fortemente ambientalista, irrigidendo le posizioni generalmente moderate di LP, una presa di posizione voluta fortemente dall'USP, pieno di giovani fortemente preoccupati per il futuro dell'ecosistema istaliano e mondiale, fortemente contrari ai tentativi della destra di abbattere le regolamentazioni in campo ecologico.
Il Partito, in campo sociale invece, grazie alla presa di posizione del Collettivo Libertariano si è arroccato su posizioni davvero radicali, decisa fermamente a garantire all'individuo la libertà da qualsiasi imposizione ed influenza morale o politica. Il Partito assumerà posizioni fortemente anti-clericali ed allo stesso tempo si farà promotore di quelle posizioni già emerse, ma decisamente più cautamente, con l'ascesa di Riccardo Morelli sotto la Leadership di Francesco di Nacosia-Rohan.
Riguardo le relazioni internazionali, il partito si è definito come il più "Majatranita d'Istalia", pronta a difendere a spada tratta la permanenza dell'Istalia nell'Alleanza Majatrana ma ponendosi in posizione critica con le passate amministrazioni, accusate di eccessivo unilateralismo da parte dell'Istalia che invece dovrebbe sforzarsi prima di tutto di promuovere una maggiore partecipazione da parte degli altri stati membri e dare più credibilità all'organizzazione. Riguardo l'Alleanza Majatrana, però, l'Alleanza Radicale si impegnerà affinché si velocizzi il processo di stesura dei famosi Trattati sui Principi Fondamentali dell'Alleanza Majatrana sui quali da troppo tempo i Governi Istaliani vi stanno lavorando e tra questi, probabilmente quello che sta più a cuore ad AR è quello sui Principi Sociali.
AR infatti, come partito fortemente libertariano, non cambierà strada sui tempi civili e sociali ma anzi, come detto, rafforzerà le sue posizioni rispetto ad LP, continuando a difendere e promuovere Giustizia ed Eguaglianza per tutti gli uomini ed a contrastare ogni forma di discriminazione, promuovendo una maggiore cooperazione internazionale con altri partiti, soprattutto in Majatra, dove, se da un lato può vantare alcune delle nazioni più avanzate ed aperte in questo campo, dall'altro presenta anche importanti situazioni di arretratezza in campo dei diritti civili.
Infine, tra i Libertariani, è emersa una certa linea "regionalista", basata su principi del Libertarianismo più estremista, legati all'anarchismo comunitario e federalista/localista, che promuove la ricerca del migliore equilibrio tra materie di interesse nazionale e materie di interesse locale e quindi maggiore autonomia per le comunità sul territorio dai dettami di Romula.
Definiti i programmi e la piattaforma politica sul quale svilupparli, gli ultimi due giorni del Congresso, che è durato quasi due settimane, sono infine stati dedicati all'organizzazione della struttura interna del partito. Tra le decisioni prese: ogni due anni il Congresso Nazionale si riunirà per confermare le linee programmatiche del partito e validare, o meno, il lavoro della leadership, la quale risiederà nel Comitato di Coordinamento Nazionale il cui Portaparola sarà indicato come leader del Partito, nonostante, in verità, la guida del partito si baserà sul principio della collegialità.
Organizzate delle elezioni interne, queste hanno visto il Collettivo Libertariano ricevere la maggioranza dei voti seguito da quella che è stata definita la corrente Giustizialista, in campo esclusivamente sociale, nella quale sono confluiti i sostenitori di USP (che rimarrà l'organizzazione studentesca dell'Alleanza Radicale) e tra di essi sono emersi le tre persone che ricopriranno le cariche più importanti del partito: quella di Portaparola Nazionale, quello di Segretario del Comitato di Coordinamento e quella di Vice-Segretario del Comitato che sarà anche il Capo gruppo alla Camera dei Deputati.
Giacomo Tancredi, Consigliere regionale in Padagna, è emerso come il leader dei Libertariani federalisti, sarà il Vice-Segretario e quindi Capo Gruppo alla Camera. Dunque, ancora una volta dalla Padagna emerge un esponente politico che promuove maggiore autonomia e devoluzione di maggiori competenze alle Regioni, posizioni che sicuramente si scontreranno con la maggior parte degli altri partiti di sinistra.
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Come Segretario del Comitato Nazionale è stato invece eletto Nadir Hariri, già parlamentare di LP eletto nella circoscrizione della provincia di Ulbia, si è presentato come l'anima Welfarista della nuova dirigenza, colui che probabilmente si relazionerà maggiormente con il resto della sinistra istaliana per la ricostruzione e difesa del Welfare Nazionale, della Redistribuzione dei Redditi e quindi della Giustizia Sociale.
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Come Portavoce Nazionale e Leader del Partito invece, si è imposta Valentina Vitali, capogruppo del Collettivo Libertariano e parlamentare di LP eletta in Trivendito, impostasi anche grazie al sostegno in passato di Riccardo Morelli. Lei stessa ha dichiarato ai giornalisti che si porrà alla testa di tutte le sfide per liberare gli istaliani da tutte quelle imposizioni morali, autoritarie e bigotte che non possono fare altro che minare l'autodeterminazione ed il pieno sviluppo come essere umano dei cittadini.
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Subito dopo la sua nomina a Portavoce Nazionale è stata colei che ha indicato i punti fondamentali dell'azione del nuovo partito:
Libertà
Uguaglianza
Fraternità
Laicità
Giustizia Sociale
Sicurezza
Decentramento
Protezione ambientale
Impegno per Majatra
Umanesimo
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NUOVI ORIZZONTIThe Official Press of Liberty and ProgressCongress of Liberal Progressives: goodbye LP and welcome to the Radical AllianceROMULA - After almost two years of uncertainty, internal clashes caused by mutual accusations and old grudges, after almost two years of demoralization and general mistrust, the Extraordinary National Congress of Liberty and Progress was finally convened to meet in Romula almost 1200 exponents from all over Istalia.
The Congress did not see any member of the old National Directory participate and very few were the deans and the historical leaders of LP and the few present have maintained a low and defiled profile while from the general chaos have emerged two factions, the Libertarian Collective (CL) and then representatives of the Union of Progressive Students (USP). Totally absent the liberist wing, which traditionally within the LP had always had a certain weight and influenced the policies of the party, not without creating tensions, especially during the progressive shift of the party to the left. Stefano Logatto, who had clashed with the previous leadership during the government coalition with the communists, as leader of the liberists, in light of the strong internal opposition, already on the eve of the elections had decided to leave LP to join the Demohosians, considered as very more in line with economic positions of him and his acolytes.
During the Congress CL and USP have slowly monopolized the debates and have increasingly approached to counter the widest faction emerged in the aftermath of the post-electoral crisis, the Socialists. In the last decades of strong moving to the left and of cooperation with the left, in fact, the Socialist Wing (AS) of the party had increased visibility and political weight within LP and during the Congress they were the first to propose to put an end to the experience of Liberty and Progress to found a new party, proposed name: "Party of Social Democrats".
Strongly opposed instead CL and USP, considering too excessive leftists the position of the socialists (among the proposals of AS the nationalization of key industries, the state monopoly of various services, the proposal to join the Socialist Area's coalition and then a series of restrictive policies pointed out as "paternalistic" by CL and USP who also declared that such a flattening on such socialist positions would have made the party lose visibility in favor of communist and socialist ones.
During the Congress, however, defections and internal clashes inside AS have finally rewarded CL and USP who put forward a joint motion: put an end to Liberty and Progress, as supported by the majority of the delegates, to found a new party, but finally called Radical Alliance.
The new party will continue to hold up the Social Liberal flag in Istalia, proposing in the economic field the limitation of state activity exclusively to the welfare state, which must be solid, well structured and well financed, through a decisive tax reform, but based on principles of economy and financial rationality, while opposing nationalization and state monopolies, and indeed, promoting cooperation with privates where the state intervention to combat abuse, lack of services or inequalities will not be necessary.
The new party will also propose a strongly environmentalist policy, stiffening the generally moderate positions of LP, a position taken strongly by the USP, full of young people heavily concerned about the future of the Istalian and global ecosystem, strongly opposed to the attempts of the right of break down ecological regulations.
The Party, in the social field, however, thanks to the position taken by the Libertarian Collective has been perched on truly radical positions, firmly determined to guarantee the individual freedom from any imposition and moral or political influence. The Party will assume strong anti-clerical positions and at the same time will promote those positions that have already emerged, but decidedly more cautiously, with the rise of Riccardo Morelli under the leadership of Francesco di Nacosia-Rohan.
Regarding international relations, the party has defined itself as the "most Majatranist" of Istalia, ready to defend the permanence of Istalia in the Alliance Majatrana wholeheartedly but placing itself in a critical position with the past administrations, accused of excessive unilateralism by part of the Istalia that instead should strive first of all to promote a greater participation from the other member states, also to give more credibility to the organization. Regarding the Majatran Alliance, however, the Radical Alliance will work to speed up the process of drafting of the famous Treaties on the Fundamental Principles of the Alliance on which for too long the Istalian governments are working, and among them probably what most cares AR is the one on Social Principles.
AR, in fact, as a strongly libertarian party, will not change the road on civil and social issues but rather, as mentioned, will strengthen its positions with respect to LP, continuing to defend and promote justice and equality for all individuals and to combat all forms of discrimination, promoting greater international cooperation with other parties, especially in Majatra, where, on the one hand it can boast some of the most advanced and open nations in this field, on the other it also presents important critical situations in the field of civil rights.
Finally, among the Libertarians, a certain "regionalist" line emerged, based on the principles of the most extremist Libertarianism, linked to community and federalist/localist anarchism, which promotes the search for the best balance between matters of national interest and matters of local interest and therefore greater autonomy for the communities on the territory from the dictates of Romula.
After defining the programs and the political platform on which to develop them, the last two days of the Congress, which lasted almost two weeks, were finally dedicated to organizing the internal structure of the party. Among the decisions taken: every two years the National Congress will meet to confirm the party's policy lines and validate, or not, the work of the leadership, which will reside in the National Coordination Committee whose spokesman will be listed as Party leader, despite in truth, the leadership of the party will be based on the principle of collegiality.
Organized internal elections, these have seen the Libertarian Collective receive the majority of votes followed by what has been called the Justicialists wing, justicialists exclusively in the social field advocating social Justice and redistribution of wealth, in which the USP supporters have converged (USP which will remain the Radical Alliance's student organization) and among them have emerged the three people who will cover the most important positions of the party: the National Spokeperson, the Secretary of the Coordination Committee and the Deputy Secretary of the Committee that will also be the Whip into the Chamber of Deputies.
Giacomo Tancredi, Regional Councilor in Padagna, has emerged as the leader of the federalist Libertarians, will be the Vice-Secretary and then Whip into the Chamber. So, once again from Padagna emerges a political exponent that promotes greater autonomy and devolution of more matters to the Regions, positions that will surely clash with most of the other leftist parties.
As Secretary of the National Committee was elected Nadir Hariri, former parliamentarian of LP elected in the district of the province of Ulbia, he presented himself as the Welfarist soul of the new leadership, the one who probably will relate more with the rest of the istalian left for the reconstruction and defense of the National Welfare, of the Redistribution of the Income and therefore of Social Justice.
Instead, as National Spokesman and Party Leader, Valentina Vitali was elected, leader of the Libertarian Collective and parliamentarian of LP elected in Trivendito, imposed herself inside the party thanks to the support of Riccardo Morelli in the past. She told to the journalists that she will lead all the fights to free the Istalians from all those moral, authoritarian and bigoted impositions that can not do anything but undermine self-determination and full development as a human being of the citizens.
Immediately after his appointment as National Spokesperson, she was the one who indicated the fundamental points of the new party's policy:
Freedom
Equality
Fraternity
Secularism
Social Justice
Safety
Decentralization
Environmental Protection
Commitment to Majatra
Humanism