Istalia

National news threads that host the key national news outlets for each of the game’s countries.

Re: Corriere d'Istalia

Postby ciccio » Mon May 22, 2017 9:01 pm

AGENZIA PARLAMENTARE ISTALIANA
FLASH
+++DI SALVO: SE PASSA LA LEGGE 03/4214 SARA' CRISI DI GOVERNO+++
Non capiamo il perché del cambio di idee dei democratici, che la settimana scorsa hanno votato contro gli Ogm e il nucleare e oggi sono di nuovo a favore. Vorremmo sapere che interessi ci sono dietro, per un voltafaccia così penoso. Intanto avvisiamo senza mezzi termini il governo: se passa questo voto, favore alle lobby e al blocco padronale che si cela dietro i repubblicani e i capitalisti, il governo va a casa. Dieci minuti dopo l'approvazione della legge i nostri ministri saranno già a consegnare le dimissioni nelle mani del Presidente.


+++DI SALVO: IF BILL 03/4214 PASS WILL BE GOVERNEMENT CRISIS

We do not understand why the Democrats' ideas change, which they voted against against Ogm and nuclear power last week, and today I'm back in favor. We would like to know that interests are behind us, for such a painful turn. Meanwhile we announce the government in no uncertain terms: if this vote passes, favoring the lobby and the blockade behind the Republicans and the capitalists, the government goes home. Ten minutes after the approval of the law, our ministers will already deliver their resignation to the President's hands.
Ciccio Rasti
Federazione dei Verdi Istaliani
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Re: Corriere d'Istalia

Postby Axxell » Mon May 22, 2017 9:30 pm

Migliaia di rifugiati scappano dalla minaccia rossa!
Alte recinzioni innalzate dalla FSRM lungo i confini dei due protettorati stranieri in Kalopia-Wantuni

Thousands of refugees runs away from the red menace!
High fences raised by the MRSF along the borders of the two foreign protectorates in Kalopia-Wantuni

Istaliano
Tensione ai massimi livelli in centro majatra: la Federazione Socialista Rivoluzionaria Majatrana appena formata ha dichiarato formalmente la sua intenzione di espandere la rivoluzione socialista nel resto di Majatra, dichiarazione seguita da un imponente dispiegamento di uomini e mezzi in Kalopia-Wantuni lungo i confini del Protettorato Istaliano di Mossavi ed il Protettorato Kazuliano di al-Najd.
Ma ciò che ha stupito di più le forze di difesa dei due protettorati è stato l'assistere all'innalzamento di alte barriere in filo spinato lungo tutto il confine con i due protettorati.
All'indomani della fondazione della Federazione Socialista infatti un vera marea di rifugiati ha cominciato a lasciare i territori della Federazione a favore dei protettorati a sud ed ad est. Già con la presa di potere dei comunisti in Kalopia-Wantuni il flusso di migranti verso i protettorati era aumentato sensibilmente e con la nascita della FSRM il flusso si è trasformato in esodo.
La Federazione ha dunque deciso di fermare questa fuga, a quanto pare per impedire la fuga di uomini, menti e capitali, una decisione che è stata subito fortemente criticata dal Presidente Marra:

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Quella gente sta imprigionando i loro stessi cittadini! Ecco, stiamo assistendo alla deriva totalitaria dell'ennesimo regime che semplicemente non può sopravvivere senza schiacciare i diritti dei suoi cittadini.
Ho personalmente dato ordine alle forze del contingente istaliano di difesa in Mossavi di dare massima assistenza ai rifugiati che sono già arrivati ed a tutti coloro che riusciranno a superare il confine.
Inoltre, rendo noto che ho convocato immediatamente il Consiglio dei Ministri ed il Consiglio Supremo per la Sicurezza della Repubblica ed annuncio anche che convocherò al più presto anche una riunione straordinaria dell'Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza Collettiva; ci stiamo mettendo inoltre in contatto con il Governo Kazuliano ma anche con quello di Zardugal con il quale credo fermamente si stia intraprendendo la giusta strada per affrontare questa minaccia.
Sarà mia premura anche portare all'attenzione del Congresso Mondiale questa ennesima violenza rivolta contro i popoli caduti sotto la falce ed il Martello. Popoli che stanno venendo imprigionati, gente spaventata che fugge dalla dittatura ideologica e che anela a libertà e pace.
A quelle persone dico: l'Istalia ed il suo popolo sono e resteranno sempre vicini a coloro che credono nella libertà e nella democrazia, vi assicuro che non vi abbandoneremo.


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Luthorian
Tension at the highest levels in the center of Majatra: the newly formed Majatran Revolutionary Socialist Federation formally declared its intention to expand the socialist revolution in the rest of Majatra, a statement followed by a massive deployment of men and equipements in Kalopia-Wantuni along the border of the Istalian Protettorate of Mossavi and Al-Najd's Kazulian Protectorate.
But what more surprised the defense forces of the two protectorates was to witness to the rise of high barbed wide fences and barriers all along the border with the two protectorates.
In the aftermath of the foundation of the Socialist Federation, a real tide of refugees began to leave the Federation's territories in favor of the protectorates to the south and east. Already with the arise to the power of the communists in Kalopia-Wantuni the flow of migrants to the protectorates had increased considerably and with the emergence of the FSRM the flow became an exodus.
The Federation has therefore decided to stop this flight, apparently to prevent the escape of men, brains and capitals, a decision which has been strongly criticized by President Marra:

Those people are imprisoning their own citizens! Here, we are witnessing the totalitarian deriving of another regime which simply can not survive without crushing the rights of its citizens.
I have personally ordered to the forces of the Istalian defense contingent in Mossavi to give maximum assistance to the refugees who have already arrived and to all those who will be able to cross the border.
In addition, I inform yoi that I immediately summoned the Council of Ministers and the Supreme Council for the Security of the Republic and announce that I will convene as soon as possible an extraordinary meeting of the Organization of Collective Security and Cooperation; we are also in contact with the Kazulian Government, but also with Zardugal, with whom I firmly believe that we are embarking on the right path to address this threat.
I look forward to bring to the attention of the World Congress this umpteenth violence against people fallen under the hammer and sickle. People who are imprisoned, frightened people fleeing from the ideological dictatorship and who are eager for freedom and peace.
To those people I say: Istalia and its people are and will always remain close to those who believe in freedom and democracy, I assure you that we will not abandon you.
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Re: Corriere d'Istalia

Postby Axxell » Mon May 22, 2017 10:50 pm

Marra si ricandida: "L'istalia potrebbe uscire più forte da questa crisi, e probabilmente non sarà sola, credete ancora in me!"
Scudo contro lo tsunami hutoriano e previsioni di importanti cooperazioni in Majatra, intanto la nazione si prepara ad accogliere l'uomo più ricco del mondo

Marra run again: "Istalia could get stronger out of this crisis, let's believe still in me!"
Shield against the Hutorian Tsunami and annoucements about an important cooperation in Majatra, meanwhile the nation is preparing to welcome the richest man in the world

Istaliano
ROMULA - Filippo Marra rilancia la sua candidatura contro la candidata della coalizione di sinistra, Martina Raimo (Nuova Socialdemocrazia).
Marra ha lanciato la sua proposta di scudo contro la minaccia di un crollo del sistema bancario hutoriano, un fondo di salvataggio straordinario ed il piano di una bad bank: il Presidente infatti, appoggiando buona parte degli esperti del paese, teme che le banche istaliane, che seppur con difficoltà avevano resistito al crollo del 4204, potrebbero soffrire molto di più dal fallimento del sistema bancario hutoriano, da sempre considerato stabile ed affidabile e che per questo è stato uno dei più ambiti per le attività economiche e finanziarie.
Inoltre, il fallimento di tale sistema e quindi di tutte le obbligazioni prese nei confronti di creditori, investitori ed azionisti in tutto il mondo porterebbe a ritrovarsi sui mercati finanziari enormi quantità di titoli e strumenti finanziari senza più valore ed estremamente tossici, titoli che una bad bank ad hoc potrebbe assorbire per ripulire il mercato e salvare milioni se non miliardi di investimenti.
Marra ha inoltre mostrato ancora una volta tutto il suo internazionalismo confermando che i dialoghincon Zardugal stanno procedendo ed ha dichiarato che una Majatra libera unita e solidale, a supporto di precedenti dichiarazioni da Zardugal, è la strada migliore per contrastare il superstato socialista che minaccia una politica aggressiva per espandere la rivoluzione ed anche per affrontare un nuovo collasso finanziario.

Intanto da Hutori arrivano indiscrezioni riguardo un possibile illustre trasferimento in Istalia: Brock Locksley sembra in procinto di lasciare il peoprio paese intimorito dalla sempre più vacillante situazione finanziaria e sembrerebbe appunto intenzionato a delocalizzare le sue attività proprio in Istalia.
Marra ha così commentato durante un comizio elettorale:

Democrazia, stabilità e politiche intelligenti hanno ancora una volta dimostrato la loro efficacia. La nostra ricetta contro la crisi sta dando i suoi frutti, l'Istalia è visto come un paese interessante e dinamico e l'arrivo di Mr Locksley è un'ulteriore conferma dei risultati! Sono sicuro che sia per Mr Locksley che per il nostro Paese ci saranno grandi benefici.


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Luthorian
ROMULA - Filippo Marra proposes again his candidacy against left-wing coalition's candidate Martina Raimo (New Socialdemocracy).
Marra has launched hiS proposal for a shield gainst the threat of a collapse of the Hutorian banking system, an extraordinary rescue fund and the plan for a bad bank. The president, in fact, backing most of the country's experts, fears that the Istalian banks, which despite difficulty have resisted to the collapse of the 4204, could suffer much more from the bankruptcy of the Hutorian banking system, which has always been considered stable and reliable and which has therefore been one of the most striking for economic and financial activities.
Moreover, the failure of this system and therefore of all the obligations towards creditors, investors and shareholders around the world would bring to the financial markets huge amounts of assets and financial instruments with no more value and extremely toxic, assets which an ad hoc bad banks could absorb to clean up the market and save millions if not billions of investment.
Marra also showed again all his internationalism confirming that the dialogue with Zardugal is proceeding and stated that a united free Majatra, supporting previous statements by Zardugal, is the best way to counter the socialist superstate that threatens a policy Aggressive to expanding the revolution and also to face a new financial collapse.

Meanwhile, from Hutori comes up rumors about a possible transfer in Istalia: Brock Locksley is about to leave its country in awe of the increasingly shaky financial situation and seems intent on relocating his activities just right in Istalia.
Marra commented during an electoral rally:

Democracy, stability and smart politics have once again demonstrated their effectiveness. Our recipe against the crisis is giving its fruit, Istalia is seen as an interesting and dynamic country, and Mr Locksley's arrival is a further confirmation of the results! I am confident that both Mr Locksley and the Country will have great benefits.
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Re: Corriere d'Istalia

Postby Axxell » Tue May 23, 2017 4:07 pm

Istaliano
Elezioni 4215: le più equilibrate degli ultimi 50 anni
LP primo partito ma tutti gli altri seguono con scarti minimi, Marra penalizzato dalla corsa di Andrea Berlusconi che vince le Presidenziali

Elections 4215: the most balanced of the last 50 years
LP first party but everyone else follows with minimal wraps, Marra penalized by Andrea Berlusconi's race who wins Presidential

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ROMULA - Un parlamento quasi perfettamente diviso in parti uguali tra i tutti i partiti: NS ultimo si ferma a "soli" 87 seggi, Libertà e Progresso invece è primo partito con 120 seggi. A parte il Partito Repubblicano, che ha subito una forte caduta del consenso perdendo quasi il 10% dei voti, tutti gli altri partiti hanno sperimentato segni positivi (NS praticamente costante con solo una leggera flessione di nemmeno l'1%); tra questi la Confederazione Capitalista che, come altre formazioni libertariane del passato ha attirato enormemente il numeroso e tradizionale elettorato liberale già alla sua prima elezione.
Alle Presidenziali la divisione del precedente schieramento di centro destra ed il supporto compatto dei partiti di sinistra per Martina Raimo (NS) hanno impedito a Marra di passare al secondo turno che ha visto, come si aspettavano gli analisti, la larga vittoria del candidato di centro destra, ennesimo esponente di quella che è divenuta una vera e propria dinastia politica, i Berlusconi.
Nessuna coalizione comunque è stata presentata prima delle elezioni, come durante le precedenti, ed alla luce della situazione estremamente equilibrata dei partiti alla Camera, che non ha regalato la maggioranza a nessuno dei partiti o dei patti elettorali che hanno sostenuto i loro candidati alla presidenza, difficilmente il Presidente Berlusconi sarà in grado di avere un governo a suo sostegno e dunque ci si aspetta un quadriennio di coabitazione.
Camilla Fiorenti, leader del partito di maggioranza relativa, affiancato dal presidente uscente Filippo Marra, ha dichiarato che LP è pronto a sostenere Marra stesso che ha già iniziato le trattative per formare un governo delle ampie intese puntando sulla responsabilità delle forze politiche per difendere il sistema bancario dal tracollo che potrebbe essere anche peggiore di quello del 4204.
Le posizioni estremamente laissez faire del Partito Repubblicano e della Confederazione Capitalista infatti hanno scoraggiato Marra dal proporre loro un maxi intervento statale a difesa del sistema bancario e che si è quindi rivolto ai Democratici ed alle due formazione alleate di sinistra (NS e PASI).
Marra infatti, come annunciato prima delle elezioni, è intenzionato a realizzare lo scudo a difesa del sistema bancario istaliano, con la creazione di un maxi-fondo d'emergenza a sostegno degli istituti che verranno colpiti e quindi la creazione di una bad bank per assorbire l'enorme quantità di titoli tossici che ci si aspetta invaderanno il mercato finanziario dopo il collasso.
Marra ha dichiarato anche però di aver intenzione di supportare la proposta lanciata da Malivia di un intervento internazionale per salvare il sistema bancario Hutoriano ed ha così spiegato il perché del suo appoggio alla proposta:

È triste vedere un paese dover essere implorato affinché si salvi ed è ancora più triste vedere un Governo fermo sulle sue convinzioni ideologiche opporsi a qualsiasi logica e buon senso! Il laissez faire funziona fin tanto che un economia cresce ed è in buona salute, ma se queste persone pensano che la cosa migliore da fare sia lasciare andare per se l'economia, anche di fronte al rischio del più grave collasso finanziario del loro sistema economico, gli consiglierei di tornare con i piedi per terra o di levare la testa dai manuali di teoria! La vita delle persone non sono numeri e cifre su qualche diagramma! E la vita reale è qualcosa di diverso dai modelli informatici, soprattutto parlando di una scienza tanto aleatoria quanto quella economica.
Il problema qui è che un crollo in Hutori investirebbe il resto del mondo e con maggior forza rispetto a quando crollò il sistema finanziario a Dalibor! Queste persone devono rendersi conto del loro ruolo e delle conseguenze delle loro azioni anche fuori dai loro confini, anche perché la loro economia, tanto quanto quelle del resto del mondo sviluppato, non può reggersi senza le altre e non sarebbe mai riuscita a raggiungere una tale ampiezza senza il resto delle economie del mondo.
Dunque, se queste persone vogliono continuare ad aggrapparsi ciecamente alle loro idee adatte per modelli teorici, che almeno lascino il resto del mondo aiutarli a fare quel che va fatto, un salvataggio dettato semplicemente dalla logica e dalla razionalità!


Quindi Marra ha parlato di Politica Estera dichiarando:

Dobbiamo unire gli sforzi per una grande Alleanza dei paesi democratici e liberi in Majatra per contrastare il superstato socialista che minaccia di distruggere lo stila di vita di milioni di persone ed imporre la loro ideologia monolitica con la forza spacciandola per rivoluzione tra i popoli! Sarà mio interesse mantenere il Paese in costante contatto con Zardugal e con Kazulia.
Come già annunciato dai media kazuliani, vogliamo intensificare gli sforzi comuni per porre in sicurezza tutto il confine con la FSRM e quindi avviare un processo di unificazione dei due protettorati, nella speranza che diano vita ad una Kalopia-Wantuni democratica e libera. E colgo l'occasione per rispondere alle accuse di imperialismo lanciate contro di noi dalla Federazione Socialista: l'Istalia, come anche Kazulia, con grande senso di responsabilità è intervenuta in Kalopia-Wantuni per far fronte ad una situazione caotica e sull'orlo del baratro. Abbiamo garantito pace e sicurezza ad oltre venti milioni di persone sempre nel segno del dialogo con le comunità locali alle quale, di fronte alla minaccia crescente, diciamo che l'Istalia continuerà ad essere al loro fianco per difendere la loro libertà e la democrazia che da ormai più di dieci anni ha piantato radici profonde.


A chi ha chiesto di approfondire invece i dialoghi in corso con Zardugal, Marra ha risposto:

Siamo pronti ad unire gli sforzi per il bene comune! Zardugal e l'Istalia sono due dei paesi più sviluppati in Majatra e crediamo fermamente che, sia per contrastare questa lunga crisi senza precedenti, sia per contrastarne di future, sia per contrastare il colosso comunista, la strada migliore da prendere sia quella della cooperazione e della coordinazione, della comunione degli sforzi, dei mercati e delle attività economiche ed industriali.
Una concertazione di intenti che siamo sicuri potrebbe essere solo il primo passo per la creazione di uno dei mercati più estesi e dinamici. L'Istalia non ha mai nascosto la sua convinta vocazione internazionalista ed alla cooperazione tra popoli e nazioni e sarà con la Pace e la Prosperità che i popoli liberi di Majatra contrasteranno chi vuole distruggere i nostri stili di vita nel nome di una dogmatica ideologia che non può invece che sfruttare la violenza per diffondersi.


Infine, a seguito del forte e repentino raffreddamento delle recenti ottime relazioni con Saridan, il Presidente uscente ha giusto commentato:

Abbiamo già ricevuto oltre 32 mila richieste di asilo politico che vogliamo fermamente accogliere per dare speranza a gente che sta fuggendo da nuove persecuzioni. Abbiamo già avvertito tutti i connazionali di rientrare, anche se intelligentemente praticamente tutti coloro presenti in Saridan sono rientrati già all'indomani delle elezioni generali. Per il resto, ribadisco una decisione da me prese già durante gli ultimi mesi del mio scorso mandato presidenziale: questo Paese non avrà ulteriori relazioni diplomatiche con Saridan finché il governo sarà controllato dai nazionalisti-segregazionisti.


Ma proprio riguardo la situazione in Saridan, alcune notizie dalla televisione di stato Saridanese stanno accusando l'Istalia di sostenere clandestinamente gruppi anti-segregazionisti ed in primis i partiti di minoranza pro-democrazia. Il Governo uscente ha commentato dicendo soltanto che l'Istalia, come promesso, non lascerà sole quelle persone e che resterà al fianco di coloro che vogliono combattere contro la dittatura e l'oppressione.
Infine, per le tensioni tra Baltusia ed Aldegar, il Governo attende il responso dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione Collettiva anche se per il momento sembra che Aldegar sia stata intimorita dalle forze istaliane presenti in Baltusia.

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Luthorian
ROMULA - A parliament almost perfectly divided into equal parts among all parties: NS lasts with "only" 87 seats, Freedom and Progress is instead the first party with 120 seats. Apart the Republican Party, which suffered a sharp drop in consensus, losing almost 10% of the vote, all other parties experienced positive signs (NS practically constant with only a slight decrease of even 1%); among them the Capitalist Confederation, which, like other libertarian formations of the past, has enormously attracted the numerous and traditional liberal electorate already at its first election.
At the Presidential, the division of the former center-right front and the compact left-wing support for Martina Raimo (NS) prevented Marra from switching to the second round which saw, as analysts expected, the large victory of the center-right candidate, yet another exponent of what has become a real political dynasty: the Berlusconi's.
No coalition, however, was submitted before the elections, as in the last, and given the extremely balanced position of the parties into the Chamber, which did not give the majority to any of the parties or to the electoral agreements which supported their presidential candidates, It is unlikely that President Berlusconi will be able to have a government in his support and therefore we expect a four-year of cohabitation.
Camilla Fiorenti, leader of the relative majority party, alongside the outgoing President Filippo Marra, said that LP is ready to support Marra himself who has already begun talks to form a Große Koalition Governement based on the responsibility of the political forces to defend the bank system from a collpase which could be worse than the one of 4204.
Extremely laissez faire positions of the Republican Party and the Capitalist Confederation have in fact discouraged Marra from offering them a state maxi-intervention to defend the banking system and then turned to the Democrats and the two leftist allies (NS and PASI).
In fact, as announced before the election, he intends to implement the shield in defense of the Istalian banking system, with the creation of an emergency fund in support of the institutions which could be hit and therefore the creation of a bad bank to absorb the huge amount of toxic assets which we expect will invade the financial market after the collapse.
Marra also said that he intended to support Malivia's proposal for an international intervention to save the hutorian banking system and explained why he supported the proposal:

It is sad to see a country which has to be begged so that it decide to saved itself and it is even more sad to see a government firm on its ideological beliefs to oppose any logic and common sense! Laissez faire works as long as an economy grows and is healthy, but if these people think that the best thing to do is let the economy go away, even in the face of the most serious financial collapse of their economic system, I would advise them to come back with the feet on the ground or lift their head from the theory manuals! People's lives are not numbers and figures on some diagrams! And real life is something different from computer models, above all when speaking about a science as much as random as the economic one.
The problem here is that a collapse in Hutori would invest the rest of the world and in a way even more catastrophic than when the financial system collapsed in Dalibor! These people have to realize their role and the consequences of their actions even outside their borders, because their economy, much like the rest of the developed world, can not stand without the other and could never achieve such a amplitude without the rest of the economies of the world.
So if these people want to keep clinging blindly to their ideas suitable for theoretical models, at least let the rest of the world help them doing what is to be done, a rescue simply dictated by logic and rationality!


Then Marra spoke about Foreign Policy declaring:

We must unite the efforts for a large alliance of democratic and free countries in Majatra to counter the socialist superstate that threatens to destroy millions of people's lifestyles and impose their monolithic ideology by force by disguising it for revolution of the peoples! It will be my interest to keep the country in constant contact with Zardugal and Kazulia.
As announced by the kazulian media, we want to intensify the common efforts to secure the entire border with the FSRM and thus initiate a process of unification of the two protectorates in the hope of giving life to a democratic and free Kalopia-Wantuni. And I take the opportunity to respond to the allegations of imperialism launched against us by the Socialist Federation: Istalia, as well as Kazulia, with great sense of responsibility intervened in Kalopia-Wantuni to cope with a chaotic situation and on the brink of abyss. We have guaranteed peace and security to more than twenty million people always in the sign of the dialogue with the local communities to which, in the face of the growing threat, we say that Istalia will continue to be alongside them to defend their freedom and democracy that now, for more than ten years, has planted deep roots.


To those who asked about the in-depth discussions with Zardugal, Marra replied:

we are ready to join efforts for the common good! Zardugal and Istalia are two of the most developed countries in Majatra and we firmly believe that to counter this unprecedented crisis, to counteract future ones and to counter the communist colossus, the best way to take is that of the cooperation and coordination, communion of efforts, markets, economic and industrial activities.
A concert of intentions which we are sure could only be the first step for the creation of one of the most extensive and dynamic markets of the world. Istalia has never hidden its convinced internationalist and cooperative vocation between peoples and nations and will be with the Peace and Prosperity that the free peoples of Majatra will counter those who want to destroy our lifestyles in the name of a dogmatic ideology that instead can only exploit violence to spread.


Finally, following the sharp and sudden cooling of the recent good relations with Saridan, the outgoing President shortly commented:

We have already received over 32,000 requests for political asylum that we firmly welcome to give hope to people who are fleeing from new persecutions. We have already warned all fellow countrymen to return, although intelligently practically all those in Saridan have come back soon after the general election. For the rest, I repeat a decision I take during the last months of my last presidential term: this country will not have further diplomatic relations with Saridan until the government will be controlled by the nationalist-segregationist.


But precisely with regard to the situation in Saridan, some news from Saridanese state television are accusing Istalia of clandestinely supporting anti-segregation groups and, in particular, the pro-democracy minority parties. The outgoing Government commented only that Istalia, as promised, will not leave those people alone and will remain alongside those who want to fight against dictatorship and oppression.
Finally, for the tensions between Baltusia and Aldegar, the government is awaiting the response of the Organization for Security and Collective Cooperation, although for the moment it seems that Aldegar has been intimidated by the Istalian forces in Baltusia.
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Re: Corriere d'Istalia

Postby Axxell » Wed May 24, 2017 7:07 am

Innaugurate le nuove sezioni del Porto di Triesta
Presidente Berlusconi: "Nei prossimi mesi finiranno i lavori anche nel resto delle sezioni ma già da oggi Triesta rappresenta il più grande porto di tutta Majatra orientale"

Innaugurate the new sections of Triesta Port
President Berlusconi: "Over the next few months the works will end in the rest of the sections, but since today Triesta is the largest port in Eastern Majatra"

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Istaliano
TRIESTA - In presenza delle più alte cariche dello stato si è tenuta questa mattina l'innaugurazione della prima sezione completata dell'estensione del Porto di Triesta, maxi-progetto finanziato dal Governo parte del piano di sostegno all'economia lanciato quasi sette anni fa.
Il Presidente ha così commentato il risultato davanti alla stampa:

Grande dimostrazione per le imprese istaliane e grande balzo in avanti per il commercio e l'economia istaliane. Questi lavori hanno garantito un esponenziale incremento del traffico sostenibile dal porto e quando tutte le sezioni saranno completate il Paese potrà vantare il più grande hup portuale di tutta Majatra orientale. Un grande risultato per il paese dunque che contribuirà come detto a far crescere ancor più il commercio e l'economia ed ad avvicinare l'Istalia al mondo.


Il Porto diverrà dunque pienamente operativo entro qualche mese permettendo la gestione di milioni e milioni di TUE ogni anno. Le prospettive di integrazione sempre più concrete con Zardugal inoltre potrebbe rendere Triesta l'estremo orientale di un super asse economico e commerciale Majatrano, supportato in occidente da simili progetti relativi al commercio marittimo già avviati in Zardugal. Una prospettiva che potrebbe far "dimenticare" velocemente la rottura delle relazioni con Saridan sul quale il Paese contava per incrementare il commercio con Seleya.

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Luthorian
TRIESTA - In the presence of the highest state offices, this morning there was the inauguration of the first completed section of the Trieste Harbor extension, a government-funded maxi-project, which was part of the support plan for the economy launched nearly seven years ago.
The President commented on the result in front of the press:

Great demonstration for the istalian companies and great leap forward for the commerce and the istalian economy. These jobs have ensured an exponential increase in potential port traffic and when all sections will be completed the country will be able to boast the largest port hub of all eastern Majatra. This is a great achievement for the country, which will contribute to increasing the trade and economy even more so as to bring Istalia even closer to the world.


The Port will therefore become fully operational within a few months allowing the management of millions and millions of TUE each year. The ever-more concrete integration perspectives with Zardugal could also make Triesta the eastern extremity of a commercial and economic Majatran axis, supported in the West by similar maritime-related projects already launched in Zardugal. A prospect that could quickly "obliterate" the breakup of relations with Saridan on which the country was supposed to increase trade with Seleya.
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Re: Corriere d'Istalia

Postby Axxell » Thu May 25, 2017 2:22 pm

Istaliano
Governo Marra sul punto di insediarsi mentre nel congresso Mondiale si dibatte sul futuro dei protettorati in Kalopia-Wantuni
Marra: "Pronti ad organizzare un referendum, le accuse dei comunisti sono solo vuota propaganda"

ROMULA - Il Governo guidato da Marra ha ricevuto la fiducia dalla Camera ed il prossimo Presidente del Consiglio si espone sullo scontro diplomatico in corso al Congresso Mondiale.
L'Istalia, dice Marra, non si farà intimidire dalle bugie della propaganda dei regimi comunisti, abbiamo sempre agito nel rispetto della volontà di un popolo al quale abbiamo riportato sicurezza, ordine e stabilità. Un popolo con il quale non temiamo di dialogare e che non cerchiamo di mettere a tacere, come fa chi sta lanciando accuse contro di noi. È per questo che supporterò l'organizzazione di un referendum nel Protettorato di Mossavi dove saranno i kalopiani a decidere del destino della loro terra.
E sono sicuro che il risultato dimostrerà la bontà delle azioni intraprese dall'Istalia negli ultimi decenni e nella gestione del protettorato dove recentemente si era anche deciso di anticipare i tempi per diverse riforme per incrementare ancora più il ruolo dei kalopiani nella gestione della loro terra.
Sarà inoltre mia intenzione proporre la creazione definitiva di una vera forza di difesa autoctona così da poter progressivamente ridurre la presenza delle forze militari istaliane in Mossavi.
Il nostro ambasciatore al Congresso Mondiale ha comunque già avanzato la richiesta del Primo Ministro uscente Cecconi alla Federazione Socialista riguardo rassicurazioni sul rispetto dell'esito del referendum.
E per chi ci accusa, vedremo chi rispetterà il volere del popolo!



Il dibattito sull'energia nucleare diviene centrale, gli ambientalisti ed LP in cerca di un compromesso

ROMULA - Gli Ambientalisti Socialisti hanno annunciato che metteranno in discussione la tenuta di qualsiasi governo se sarà revocato il divieto per l'uso dell'energia nucleare da poco approvato dal Parlamento e di fronte ai commenti delle altre forze politiche hanno avanzato delle previsioni trentennali di conversione alle energie rinnovabili considerate però utopiche da LP.
Ovviamente ciò ha messo in seria difficoltà Marra che, deciso a portare avanti il progetto di scudo monetario anti collasso hutoriano, ha convinto i vertici del suo partito a scendere a compromessi.
Camilla Fiorenti dunque ha lanciato una contro proposta agli Ambientalisti: convinta, in linea con buona parte degli esperti, del fatto che le energie rinnovabili non riusciranno mai a sostenere il rimpiazzo dell'energia nucleare in così poco tempo, considerando il largo impiego e le previsioni di crescita della domanda nazionale, la Fiorenti ha sottolineato come tutto ciò porterà inevitabilmente a ripiegare su energie fossili anche sostenendo al massimo la ricerca e la diffusione di ogni genere di rinnovabili.
Ecco dunque la contro proposta di Libertà e Progresso:

    Non permettere la costruzione di centrali elettriche alimentate ad olio combustibile e/o carbone.
    Incoraggiare la costruzione di centrali elettriche a gas naturale
    a ciclo combinato per massimizzare l'efficienza ed ottenere le migliori prestazioni energetiche.
    Le centrali nucleari attive nel paese resteranno attive fine alla naturale fine della loro vita ma ove possibile, nel rispetto delle norme di sicurezza, si autorizzerà anche un prolungamento della vita utile, autorizzando anche lavori di aggiornamento.
    Alla luce del previsto incremento delle centrali a gas naturale chiediamo norne che favoriscano il teleriscaldamento.
    Stabilire una griglia di stoccaggio energetico intelligente nazionale per accumulare energia nei momenti bassa richiesta.
    Sussidi per la ricerca sulle energie rinnovabili ma anche su sistemi ibridi, come quello gas-solare da diversi anni allo studio di Enist tramite la sussidiaria baltusiana Enist GreenTech.
    Sgravi fiscali per chi decide di utilizzare le energie rinnovabili per nuove costruzioni o per chi decide di installare un impianto di generazione su costruzioni già esistenti.

Per ora Marra ha dichiarato di voler andare avanti con il Governo concentrandosi sui provvedimenti finanziari lasciando procedere il dibattito sul nucleare in attesa di una risposta degli Ambientalisti.

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Luthorian
Marra's Government is about to set up while into the World Congress is being debated the future of the Protectorates in Kalopia-Wantuni
Marra: "Ready to hold a referendum, communist allegations are just empty propaganda"

ROMULA - The Marra's government received the confidence from the Chamber and the next President of the Council exposes himself on the ongoing diplomatic confrontation into the World Congress.
Istalia, says Marra, will not be intimidated by the lies of the propaganda of the communist regimes, we have always acted in respect of the will of a people to whom we have bring back security, order and stability. A people with which we do not have fear to dialogate and which we don't try to silence, as those who are accusing us does indeed. For this reason I will support the organization of a referendum in the Mossavi Protectorate where the Kalopians will decide on the destiny of their land.
And I am sure that the result will demonstrate the goodness of the actions taken by Istalia over the last decades and in the management of the protectorate where recently it was also decided to anticipate the times for various reforms to further increase the role of the Kalopians in the management of their land.
It will also be my intention to propose the definitive creation of a true autochthonous defense force so that we will be able to progressively reduce the presence of the Istalian military forces in Mossavi.
However, our ambassador to the World Congress has already advanced the request of outgoing Prime Minister Cecconi to the Socialist Federation for reassurance on respect for the outcome of the referendum.
And to those who accuse us, we will see who respects the will of the people!


The debate on nuclear energy becomes central, environmentalists and LP looking for a compromise

ROMULA - Socialist environmentalists have announced that they will question the tenure of any government if the ban on the use of nuclear energy just been approved by Parliament will be lifted and facing the comments of other political forces they presented some 30-year forecasts on energy conversion to renewable sources which however Freedom and Progress considers as utopian.
Obviously, this has put Marra into serious trouble who, determined to pursue the hutorian anti-collapse monetary shield project, has convinced its party's leaders to reach a compromise.
Camilla Fiorenti therefore launched a counter-proposal to environmentalists: convinced, in line with most experts, that renewable energies will never be able to support the replacement of nuclear energy in such a short time, considering its wide use and forecasts of growth in national demand, Fiorenti stressed that this will inevitably lead to the return of fossil fuels, also if the nation supports with all efforts the research and diffusion of all kinds of renewables.
This is the counter proposal of Freedom and Progress:

    Do not allow the construction of power plants fueled with oil and/or coal.
    Encourage the construction of natural gas power stations with
    combined cycle to maximize efficiency and achieve the best energy performance.
    Nuclear power plants in the country will remain operational until the end of their lives, but where possible, while respecting the security rules, it will also authorize a prolonged useful life, also authorizing upgrades.
    In the light of the planned increase in natural gas stations, we call for measures to favor district heating.
    Establish a national smart energy storage grid to accumulate energy during low demand periods.
    Subsidies for the renewable energy research, but also for hybrid systems such as the gas-solar one studied by Enist's for several years through the Baltusian subsidiary Enist GreenTech.
    Tax reliefs for those who decide to use renewable energy for new buildings or for those who decide to install renouvable energy generation systems on existing buildings.

For the moment, Marra said he wants to move forward with the government by focusing on financial measures and letting the nuclear debate go ahead waiting for a response from the Environmentalists.
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Re: Corriere d'Istalia

Postby ciccio » Fri May 26, 2017 7:44 am

CORRIERE D'ISTALIA
VI CONGRESSO DEL PARTITO SOCIALISTA AMBIENTALISTA ISTALIANO, RICONFERMATA NELLA DI SALVO
"BENE IL DIBATTITO ENERGETICO, SI APPROVI IL TRATTATO SUL CLIMATE CHANGE"
ROMULA - 1300 delegati di tutto il paese si sono riuniti nei giorni scorsi al PalaTrocchi di Romula per celebrare il VI Congresso del Partito. Riconfermata la mozione di maggioranza, con Di Salvo alla guida, che ha preso il 92% dei consensi, una maggioranza schiacciante. Molto ridimensionata l'area di minoranza, legata al MePa di Lorenzetti, che ha racimolato un misero 8%. Molto è dovuto infatti ai risultati ottenuti dalla guida di Nella DI Salvo, capace di riportare il partito nella politica che conta dopo anni di declino e di mettere a segno dei veri e propri colpi in materia di tutela ambientale. A margine della conferenza stampa di chiusura è stata proprio la Di Salvo a tracciare la linea e a fare un quadro della situazione.
.Il dibattito che abbiamo acceso nel paese è forse il più efficace degli ultimi cento anni. Siamo riusciti a mettere un freno, ed eravamo all'opposizione, alle speculazioni sugli Ogm e a mettere in serio dubbio il nucleare attraverso un compromesso che vedrà una pianificazione ambientale molto marcata e una riduzione di emissioni attraverso una legislazione speciale che il governo potrebbe varare a breve. Siamo convinti che nell'arco di 35 anni il nostro paese potrà dipendere abbastanza dalle fonti rinnovabili in modo da smantellare centrali nucleari e, soprattutto, liberarsi dalla dipendenza dai combustibili. Al tempo stesso abbiamo chiesto al ministro degli esteri di portare alla camera il trattato di adesione al Climate Change Council in cui speriamo di far sedere a breve una delegazione istaliana. Un modo per affrontare di petto i problemi legati alla deregolamentazione selvaggia degli ultimi decenni che ha creato danni e scompensi climatici clamorosi. Tutto questo è stato possibile e lo sarà sempre di più grazie all'azione efficace dei nostri parlamentari e dei nostri amministratori, nelle cui fila salutiamo con piacere il nuovo governatore della Padagna Pietro Paolo Azzinari, che è riuscito a prendere la roccaforte liberista per eccellenza

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VI CONGRESS OF ISTALIAN SOCIALIST ENVIRONMENTALIST PARTY, DI SALVO RECONFIRMED
"WELL THE DEBATE ON ENERGY, MUST APPROVE THE CLIMATE CHANGE TREATY"
ROMULA - 1300 delegates across the country met last week at the PalaTrocchi di Romula to celebrate the VI Congress of the Party. The majority motion was re-affirmed, with Di Salvo as the leader, who took 92% of the consensus, a overwhelming majority. Much resized the minority area, linked to the MePa of Lorenzetti, which racked up a mere 8%. Much is due to the results obtained by DI Salvo, able to bring the party back to the policy that counts after years of decline and to point out real shots in environmental protection. At the margin of the closing press conference was Di Salvo just to draw the line and to make a picture of the situation.
The debate we have sparked in the country is perhaps the most effective of the last hundred years. We were able to put a brake on opposition, speculations on GMOs and to seriously question nuclear power through a compromise that will see a very marked environmental planning and a reduction in emissions through special legislation that the government could shortly . We are convinced that over 35 years our country will depend heavily on renewable sources in order to dismantle nuclear power plants and, above all, to get rid of fuel dependency. At the same time, we have asked the Foreign Minister to bring the Chamber of Membership to the Climate Change Council where we hope to have a Istrian delegation briefly sit. A way to deal with the problems of wild deregulation of the last decades that has created clamorous climate damage and clutter. All this has been possible and will be more and more thanks to the effective action of our parliamentarians and our directors, in whose row we warmly welcome the new governor of Padana Pietro Paolo Azzinari, who managed to take the libertine stronghold par excellence
Ciccio Rasti
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Re: Corriere d'Istalia

Postby Axxell » Fri May 26, 2017 4:51 pm

Istaliano
Il Governo ha finalmente presentato lo Scudo contro il collasso del sistema bancario hutoriano
Fondo di Garanzia, Bad bank ed un imposta straordinaria per finanziarie l'intervento ma l'opposizione attacca: "socialismo! Nazionalizzazioni e regali per aziende inefficienti e magari anche fraudolente!"

ROMULA - Il Ministro delle Finanze Niccolò De Medici, dopo lunghi mesi d'atteso, ha presentato infine al Parlamento le due proposte di legge del Governo per affrontare l'atteso collasso del sistema bancario hutoriano.
Frutto di un lavoro in stretta collaborazione con il Presidente del Consiglio (ricordiamo che Marra è anche un economista) e con esperti dell'Alta Scuola di Economia di Milona capitanati da Ennio Santalamazza, lo Scudo Finanziario prevederà come già ampiamente annunciato la creazione di un Fondo di Garanzia per assistere le banche in sofferenza ed una bad bank che si farà carico delle sofferenze e dei titoli a rischio, un provvedimento che sarà sostenuto da un incremento delle imposte sulle vendite, una misura necessaria, come dichiarato dal Ministro, dettata dall'emergenza di una tracollo senza precedenti.
Riportiamo per chiarezza l'esposizione dei provvedimenti previsti dallo Scudo Finanziario fatta dal Ministro De Medici di fronte alla Camera dei Deputati:

On. parlamentari,
Il governo è pronto a presentare questa misura straordinaria di bilancio per affrontare il crollo del sistema bancario hutoriano e quindi dei suoi mercati finanziari.
Tale bilancio, sostenuto da un'Imposta di Solidarietà d'Emergenza (sia sulle vendite dei beni ordinari che di lusso) e dalla riallocazione di fondi precedentemente previsti per il progetto ora completato di "Espansione del porto di Triesta", permetterà alla Nazione di creare un Sistema di Salvataggio Bancario Straordinario che proteggerà il sistema bancario in caso di gravi sofferenze, un piano (OOC: funziona più o meno come questo: https://en.wikipedia.org/wiki/Swedish_banking_rescue) che assicurerà la copertura dei risparmi dei cittadini e delle imprese, nonché sosterrà la possibilità delle banche di continuare ad offrire credito ai propri clienti.
Inoltre, la creazione di una "bad bank" sotto forma di Società di Progetto, per isolare le attività illiquide e ad alto rischio detenute da quelle banche istaliane che rischiano di subire gravi e irreversibili sofferenze. Questa "bad bank", che sarà ufficialmente conosciuta come "Società Nazionale per la Gestione delle Attività", sarà sciolta dopo aver rimborsato tutti i possessori di obbligazioni e rispettando i propri obiettivi.
Ma non possiamo permettere un semplice trasferimento di denaro da parte dei contribuenti al settore finanziario, infatti dobbiamo chiedere alle banche, agli obbligazionisti e agli investitori istituzionali di sostenere la loro giusta quota di sofferenze. Nell'affrontare la crisi bancaria, l'obiettivo deve essere quello di ridurre al minimo il rischio per i contribuenti ed ottenere che il credito continui ad essere assicurato per le imprese e gli acquirenti. Nel caso in cui non sarà possibile salvare alcune banche, queste verranno lasciate andare e saranno protetti solo i risparmi ed i crediti, ma se necessario queste banche saranno nazionalizzate ma solo allo scopo di essere smantellate e poi vendute.
Le banche che utilizzeranno i fondi speciali di salvataggio saranno obbligate a rimborsare con interessi i fondi messi a disposizione dal Governo, con un tasso di interesse commisurato alla gravità della responsabilità delle dirigenze per il dissesto finanziario della banca. Queste banche saranno seguite dal Ministero delle Finanze che assicurerà che le banche interessate prenderanno tutte le misure necessarie per risistemare le loro finanze e per rimborsare l'intervento. In caso di colpevolezza di una dirigenza di una banca per azioni illegali e contro la legge, la banca interessata sarà posta sotto il controllo di un commissario governativo che dovrà guidare la gestione per il periodo di restituzione dei fondi concessi e che si occupi di mettere nuovamente sul mercato, smantellare o vendere l'istituto. Il Commissariamento sarà previsto anche per quegli istituti che saranno nazionalizzati e commercializzati o quelli che saranno smantellati. Il Ministero delle Finanze sovraintenderà qualsiasi vendita, smantellamento, ricapitalizzazione, ecc... di tutte le altre istituzioni bancarie.


Il Piano di salvataggio se supportato da tutte le forze di Governo ha invece riscontrato la ferma opposizione del Partito Repubblicano che ha giudicato il programma addirittura come "socialista" accusando il Governo di aumentare le tasse per fare regali con i soldi dei contribuenti ad attività economiche inefficienti e fallimentari e che dovrebbero essere lasciate fallire mentre il Governo dovrebbe occuparsi di garantire esclusivamente i soldi dei cittadini.
Il Presidente del Consiglio ha comunque difeso la riforma sostenendo che il Governo non riuscirebbe a proteggere i risparmi dei cittadini se l'intero sistema crollasse, come previsto da economisti di mezzo mondo, e che invece intervenire a sostenere le situazioni più critiche garantirà la tenuta dell'intero settore. Inoltre un fallimento tanto vasto taglierebbe definitivamente l'accesso a privati ed imprese al credito concesso dalle banche ma soprattutto Marra ha sottolineato come non fare nulla colpirebbe enormemente i creditori, interni ed esteri, delle banche istaliane e porterebbere prima di tutto a penalizzare l'Istalia agli occhi del mondo dal punto di vista dell'affidabilità e della fiducia ed inoltre porterebbe ad un'altro massiccio collasso che si estenderebbe al resto del mondo, estremamente già indebolito.

Berlusconi e Marra accolgono il Cancelliere di Dorvik: stringere i rapporti e lavorare insieme a livello internazionale

È atterata a Romula ieri sera la delegazione di Dorvik guidata da Stella Schaefer che stamattina è stata accolta a Palazzo Quattroregni dal Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio.
Hanno seguito il Cancelliere nel suo primo viaggio ufficiale fuori Dorvik anche il Ministro degli Esteri ed il Ministro delle Finanze: infatti il Cancelliere sarebbe molto interessato ad incrementare le relazioni tra Dorvik ed Istalia e quindi favorire ancor più gli investimenti istaliani in quello che attualmente sembra essere il paese più sviluppato in tutta Artania e che già aveva visto diversi decenni fa arrivare la PMI Media Group e la holding proprietaria, il Mariani Investment Group.
Al centro dell'agenda di quest'incontro dei due Governi comunque ci sarà la crisi mondiale ed il rischio di un'altra disastrosa caduta e di fatti Dorvik è stata la prima nazione a proporre al Congresso mondiale la creazione di uno o più istituti finanziari internazionali sostenuta, oltre che dall'Istalia, anche da diverse altre nazioni come Zardugal e Trigunia e che con forza la delegazione di Dolgaria ha recentemente rilanciato quando la minaccia di un crollo del sistema bancario hutoriano si è affacciata sulla scena mondiale.


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Luthorian
The Government has finally presented the Shield against the collapse of the Hutorian banking system
Guarantee Fund, Bad Bank and an extraordinary tax for the financial intervention but the opposition attacks: "Socialism! Nationalizations and gifts for inefficient and maybe fraudulent companies!"

ROMULA - Finance Minister Niccolò De Medici, after lengthy months of waiting, finally presented to the Parliament the two government bills to address the expected collapse of the hutorian banking system.
The result of a work in close collaboration with the President of the Council (we remember you that Marra is also an economist) and experts from the High School of Economics of Milona headed by Ennio Santalamazza, the Financial Shield will foresee, as already announced, the creation of a Guarantee Fund to assist the suffering banks and a bad bank which will be in charge of the management of bad debts and assets at risk, a measure which will be supported by an increase in sales taxes, a necessary measure, as the Minister said, dictated by the emergency of an unprecedented breakdown.
For the sake of clarity, we report the words spoken by the Minister De Medici in front of the Chamber of Deputies:

Hon. MPs,
the Government is ready to present this extraordinary budget measures to face the collapse of the Hutorian banking system and so of its financial markets.
This budget, supported by an emergency Solidarity Tax (both on essential and luxury sales) and by the reallocation of the funds previously provided for the now completed project of "Expansion of the Triesta Port", will allow the Nation to create an Extraordinary Banking Rescue System which will be protect the banking system in case of serious sofferences, a plan (OOC: which will work more or less like this: https://en.wikipedia.org/wiki/Swedish_banking_rescue) which will assure the coverage of the savings for the citizens and companies as well as will support the possibility of the banks to continue to offer credit to their clients.
Furthermore, the creation of the "bad bank" in the form of a Special purpose entity, to isolate illiquid and high risk assets held by the those istalian banks which will risk serious and irreversible sufferencies. This "bad bank", which will be officially known as "National Society for the Assets Management" will be dissolved after it will repay all bondholders and meet its objectives.
But we cannot allow a simple transfer of money from tax payers to the financial sector, in fact we should ask to the banks, bondholders and institutional investors to take their fair share of the pain. In dealing with the banking crisis, the objective must be to minimise the risk to taxpayers and to get credit flowing to businesses and homebuyers. In case will be not possible save some banks, they will be let it go alone protecting the savings and the credits but if necessary these banks will be nationalized but only with the purpose to be dismantled and then sell.
The banks which will use the rescue funds will be obliged to repay with interest the funds made available by the Government, with a rate of interest commensurate with the severity of the bank's financial responsibility for bankruptcy. These banks will be followed by the Ministry of Finance, which will ensure that the banks concerned will take all necessary measures to reset their finances and repay the intervention. In the case of guilty of an illegal and against the law bank's management, the interested bank will be put under the control of a government commissioner who will have to lead the management for the repayment period of the funds granted and to bring back on market, dismantle and sell the institute. The Commissariat will also enforced for those institutes which will be nationalized and marketed or those that will be dismantled. The Ministry of Finance will oversee any sale, dismantling, recapitalization, etc... of all other banking institutions.


The Rescue Plan, if supported by all the government forces, found the strong opposition of the Republican Party, who even judged the program as "socialist", accusing the Government of increasing taxes to make gifts with taxpayers' money to inefficient and bankrupt business which should be left to fail while the government should be concerned with ensuring the citizens' money alone.
The President of the Council, however, defended the reform arguing that the Government would not be able to protect the savings of citizens if the whole system will collapse, as expected by economists from all over the world and instead intervene to support the most critical situations will guarantee the whole system. Moreover, such a huge bankruptcy would definitely cut access to private and corporate credit by banks, but Marra pointed out especially on the fact that doing nothing would heavily hurt the creditors of the Istalian banks, both internally and abroad, which would firstly penalize Istalia in the eyes of the world from the standpoint of trustworthiness and confidence and would also lead to an another massive collapse which would extend to the rest of the world, already extremely weakened.


Berlusconi and Marra welcome the Chancellor of Dorvik: strengthen the relations and work together internationally

Dorvik's delegation led by Stella Schaefer is landed at Romula last night and was received at Quattroregni Palace this morning by the President of the Republic and the President of the Council.
The Minister of Foreign Affairs and the Minister of Finance have also followed the Chancellor in his first official trip out of Dorvik: in fact, the Chancellor would be very interested in enhancing the relations between Dorvik and Istalia and thus further fostering the Istalian investments in what currently seems to be the most developed country in all Artania, and which had already seen several decades ago come the PMI Media Group and its controlling holding, the Mariani Investment Group.
At the center of this meeting between the two governments, however, there will be the global crisis and the risk of another disastrous fall and in facts Dorvik was the first nation to propose to the World Congress the creation of one or more international financial institutions supported, as well as from Istalia, by several other nations such as Zardugal and Trigunia, an idea which Dolgaria's representative has recently relaunched when the threat of a collapse of the butorian banking system has come to the forefront of the world scene.
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Re: Corriere d'Istalia

Postby Axxell » Fri May 26, 2017 10:07 pm

Il Ministero delle Finanze annuncia: "aspetteremo l'esito del voto in Hutori"

Ministry of Finance announces: "we will wait for the outcome of the vote in Hutori"

ROMULA - Il Ministro De Medici ha annunciato al Parlamento ed alla Nazione che in Hutori la legge per autorizzare il bailout del sistema bancario è passata alla fase finale di voto e che il Governò aspetterà l'esito del voto.
Il passaggio della legge, come dichiarato dal portavoce del locale Ministero delle Finanze, permetterebbe il salvataggio delle innumerevoli banche in sofferenza nella potenza del nord, evitando un disastroso collasso che si diffonderebbe come uno tsunami in tutto il mondo spezzando le speranze di ripresa, una ripresa che per molte nazioni è e sta diventando realtà.
Nonostante il Governo in carica abbia i numeri per far passare la legge, dubbi sono stati sollevati sulla capacità di Hotori nell'affrontare la cifra proposta per il bailout.
Il Governo ha stimato che saranno necessari quasi 2 triliardi di Lire hutoriane per salvare il sistema bancario, una cifra enorme e che dipinge una situazione estremamente tragica dei mercati finanziari hutoriani.
La proposta inoltre sembra sia in effetti una mera autorizzazione e ciò lascia presumere che il locale Ministero delle Finanze stia ancora lavorando al pacchetto di provvedimenti da mettere effettivamente in atto, che comunque vorrebbe coprire le intere sofferenze del mercato finanziario hutoriano, una bolla da miliardi e miliardi, triliardi di lire hutoriane.
Ciò fa supporre che si tratti di una bolla quasi globale, che coinvolgerebbe assetes ed economie di tutto il mondo.

Il Corriere d'Istalia ha chiesto al Professore Santalamazza, dell'Alta Scuola di Economia di Milona, di commentare la situazione:

Si tratta semplicemente della più grande bolla finanziaria della storia! Tutto ciò lascia ben intendere che la stragrande maggioranza delle banche e degli istituti finanziari del paese ha approfittato di un relativo lungo periodo di pace per investire enormi quantità di denaro in buona parte del mondo e soprattutto nel paradiso capitalista che era Dalibor, operazioni molto a rischio evidentemente. Inoltre Hutori potrebbe essere stata anche il mezzo di accesso internazionale di molto denaro per bypassare discretamente legislazioni nazionali e giungere sul mercato totalmente deregolamentato di Dalibor.
Personalmente io consiglierei al Governo qui in Istalia di non lasciar cadere il piano di salvataggio: L'Istituto Zardico di Studi Internazionali ha infatti sollevato dubbi sull'intenzione del Governo di Hutori di coprire tutte le perdite, ed anche qui a Milona giudichiamo semplicemente impossibile che Hutori riesca a far fronte ad un simile impegno.
Credo che l'unica possibilità possa essere un intervento congiunto della comunità internazionale, magari offrendo un prestito per garantire i debiti con i creditori esteri, cosa che permetterebbe ad Hutori di mettere in campo strumenti più abbordabili.
Ovvio, per Hutori si aprirebbe un periodo obbligato di ristrettezze e di forti tagli... ma in ogni caso questa situazione obbliga tutto il mondo a mobilizzarsi. Credo sia il momento che Terra si doti di organismi finanziari internazionali, ora. Quanto resisterà ancora Hutori?


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Luthorian
ROMULA - Minister De Medici announced to Parliament and to the nation that in Hutori the law to authorize banking system bailout went to the final vote and that the Government will wait for the outcome of the vote.
The passage of the law, as stated by the spokeperson of the local Ministry of Finance, would allow the rescue of countless troubled banks in the Power of the North, avoiding a disastrous collapse which would spread like a tsunami around the world breaking the hopes of recovery, a recovery which for many nations is and is becoming reality.
Despite the government in charge have the numbers to pass the law, doubts have been raised about Hotori's ability to deal with the proposed bailout amount.
The government estimated it would require nearly 2 trillion of Hutorian Lire to save the banking system, a so huge figure which depicts an extremely tragic situation in the Hutorian financial markets.
The proposal also seems to be a mere authorization and this leaves the presumption that the local Finance Ministry is still working on the package of measures to be effectively implemented, which in any case intends to cover the whole of the Hutorian financial market, a bill of billions and billions, trillions of Hutorian lire.
This suggests that it is a global financial bubble which would involve assetes and economies all over the world.

Corriere d'Istalia asked to Professor Santalamazza from the High School of Economics of Milona to comment on the situation:

It is simply the biggest financial bubble in history! All this makes it clear that the vast majority of banks and financial institutions in the country have taken advantage of a relatively long period of peace to invest enormous amounts of money in most of the world and especially in the capitalist paradise that was Dalibor, very risky operation clearly. Hutori could also have been the international access for Dalibor of very much money to circumvent discretely national legislation and reach the totally deregulated dovanian market.
Personally, I would recommend to the Government here in Istalia not to let our shield plan fall: The Zardic Institute of International Studies has raised doubts about Hutori's government's intention to cover all the losses, and here too in Milona we find it simply impossible to Hutori faces such a commitment.
I believe that the only possibility could be joint action by the international community, perhaps by offering a loan to secure debts with foreign creditors, which would allow Hutori to put in place more affordable measures.
Obviously, for Hutori there would be a period of constraints and strong cuts... but in any case this situation forces the whole world to mobilize. I think it is time for Terra to create international financial organizations, now. how long will Hutori still resist?
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Re: Corriere d'Istalia

Postby Axxell » Sat May 27, 2017 10:14 am

Referendum in Mossavi e al-Najd: rigetto per la MRSF ed unificazione!
Marra: "Rispetteremo il volere del popolo e difenderemo il risultato del referendum, non accetteremo alcun rifiuto dalla Federazione Socialista"

Referendum in Mossavi and al-Najd: rejection for the MRSF and unification!
Marra: "We will respect the will of the people and will defend the result of the referendum, we will not accept any refusal by the Socialist Federation"

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HELIOS - Nonostante la massiccia presenza di forze Istaliane e Kazuliane e le strette misure di emergenza adottate per garantire la sicurezza delle fasi di svolgimento del voto, una grande festa è esplosa in entrambi i Protettorati stranieri in Kalopia-Wantuni dopo l'annuncio dei risultati dei referendum tenutisi questa domenica in Mossavi ed in al-Najd.
In entrambe le regioni le autorità istaliane e kazuliane dopo lunghi dialoghi con le locali comunità sono giunte ad organizzare i referendum chiedendo ai cittadini delle due regioni centro-majatrane di esprimersi scegliendo tra mantenere i protettorati, unirsi alla MRSF o unire le due regioni per formare una nuova entità.
La vittoria ha premiato il Movimento Federalista Anti-comunista che, sostenitore dell'unificazione dei due protettorati, si è organizzatosi negli ultimi mesi durante i sempre più accesi dibattiti a livello internazionale ed ha praticamente monopolizzato la propaganda in entrambe le regioni dove, se il fronte pro-MRSF è risultato troppo esiguo per organizzare efficacemente una campagna elettorale, quello a favore del mantenimento dei protettorati semplicemente non ha trovato una guida comune per unificare gli sforzi.
Questi sono i risultati nel dettaglio:

    Mossavi:
    Unificazione con al-Najd: 53,9%
    Mantenimento del Protettorato: 40,8%
    Unione con la FSRM: 5,3%

    al-Nadj:
    Unificazione con Mossavi: 64%
    Mantenimento del Protettorato: 30%
    Unione con la FSRM: 6%

Il Governo Istaliano dopo i risultati si è immediatamente messo in contatto con quello Kazuliano mentre un Comitato Ufficiale di Transizione è già in corso di formazione tra le élite politiche delle due regioni Kalopi-wantuniane.
Entrambi i Governi di Romula e di Skalm sono d'accordo nel creare un Contingente Militare Unificato di Transizione che unirà ufficialmente gli sforzi e garantirà la sicurezza nella regione permettendo sicuri e pacifici dialoghi tra le comunità di Mossi e quelle di al-Najd e che resterà in loco fino a quando la futura nuova nazione non sarà in grado di difendersi autonomamente.
Ancora non si hanno notizie sul futuro assetto dello stato ma secondo diversi esperti ci si aspetta la formazione di un'entità federale che permetterà alle due comunità di mantenere ampie autonomie e vivere pacificamente: Mossavi infatti è abitato prevalentemente da popolazione kalopiana mentre al-Najd soprattutto da wantuniani (majatrani), inoltre a dividere le due regioni intervengono anche altri importanti fattori come ad esempio la religione! Al nord l'87% della popolazione è hosianista ed appartenente alla Chiesa Auroriana mentre a sud la stragrande maggioranza segue l'ahmadismo Israista; anche la struttura economica e sociale differisce: al nord è molto più sviluppata l'economia, la società è molto urbanizzata e secolarizzata e l'influenza istaliana ha reso Mossavi una regione piuttosto vicina agli stili di vita delle nazioni più avanzate mentre al sud mantengono la loro importanza le varie comunità tribali (tipiche in molte realtà majatrane), la società è decisamente più agricola e provinciale e nelle distese aride centrali vagano ancora importanti gruppi nomadi, anche se nelle grandi città lo stile di vita non è troppo dissimile da quello dei mossaviani al nord.

Marra per conto del Governo Istaliano non appena avuto notizia del risultato si è congratulato con le popolazioni nei due protettorati augurando loro un futuro prospero nel segno della democrazia e della libertà commentando così:

Il Popolo si è espresso e quello che abbiamo visto è stato il netto rifiuto per la Federazione Socialista, una prima di tante future sconfitte! E voglio con risolutezza e fermezza mettere in guarda il Governo della Federazione Socialista, che già aveva dichiarato che avrebbe bellamente ignorato l'espressione democratica dei popoli dei due protettorati, che l'Istalia farà di tutto per difendere il risultato dei referendum e per garantire che il volere democraticamente espresso dai popoli di Mossavi e di al-Najd venga rispettato e riconosciuto internazionalmente.
Le nostre forze militari in loco si unificheranno con quelle kazuliane per garantire la massima coordinazione ed efficacia nel garantire la difesa delle due regioni e per assicurare una pacifica transizione e resteranno in loco fino a quando la futura entità statuale unitaria non sarà in grado di difendersi autonomamente.


Quindi Marra ha risposto anche ad una domanda sulle ultime dichiarazione fatte del Governo di Vanuku:

L'arroganza di Vanuku nel considerare Majatra il proprio parco giochi è semplicemente anacronistica ed irrispettosa, pura e sterile propaganda, una vera e propria mancanza di rispetto per il resto delle nazioni majatrane pienamente indipendenti ed in grado di esprimere in totale autonomia le loro politiche e strategie.
Se Vanuku pensa di poter far scorrazzare le sue navi per majatra a piacimento come un tempo, ebbene, a Wiel si sbagliano di grosso! Majatra da almeno un secolo si è ormai scrollata di dosso la "tutela" Vanukeana: Majatra non à il "contiente di Vanuku", Majatra è e sarà solo e soltanto majatrana! A Wiel continuino pure con il loro tradizionale ed anacronistico unilateralismo e presto si ritroveranno soli ed isolati! L'Istalia, nonostante le accuse di imperialismo, che comunque arrivano da una nazione che non si vergogna a dichiarare un intero continente come suo proprio, d'altro canto non si rende ridicola facendo dichiarazioni di tale portata ma sta lavorando concretamente e continuerà ad impegnersi affinché Majatra, la Majatra democratica e libera, dia vita ad una prospera ed armoniosa unione di popoli e nazioni grazie alla quale dimostreremo, sia ai Socialisti che a Wiel, che questo continente non accetterà né l'oppressione mono ideologica comunista né l'egemonia e la tutela di quella o quell'altra nazione in cerca delle glorie di un tempo ormai passsato! Ad al riguardo, spero vivamente che il Trattato che stiamo redigendo insieme a Zardugal sarà il primo passo e la pietra angolare di una più forte e più grande Alleanza di popoli e nazioni, pari tra di loro e che lavoreranno insieme ed in armonia nel rispetto della democrazia e della libertà per la prosperità ed il bene comune!


Infine ha parlato dei rifugiati che sempre in maggior numero tentano di abbandonare i territori della MRSF, flussi in questo momento orientatisi verso Jelbania dove il controllo dei confini sembra ancora piuttosto blando:

È una situazione che potrebbe diventare un'emergenza internazionale! Stiamo parlando di migliaia, centinaia di migliaia di persone! Lodiamo la disponibilità di Dorvik nel voler accogliere alcuni rifugiati ed anche l'Istalia farà la sua parte, ma tutta Majatra se non il resto del mondo deve rendersi conto che stiamo assistendo ad un movimento di masse come non si vedeva da secoli! Personalmente mi impegnerò con le autorità delle comunità libere in Kalopia-Wantuni affinché accettino di accogliere i rifugiati, ma sarà mio interesse rivolgermi anche al resto delle nazioni di Majatra, invitandoli alla solidarietà ed alla cooperazione per il bene di questi disperati che stanno scappando dalla dittatura.


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Luthorian
HELIOS - Despite the massive presence of Istalian and Kazulian forces and the tight emergency measures taken to ensure the security of the voting process, great celebrations exploded in both foreign protectors in Kalopia-Wantuni after the announcement of the results of the referendums held this Sunday in Mossavi and al-Najd.
In both regions, the Istalian and Kazulian authorities after long dialogue with the local communities have come to organize referendums asking the citizens of the two central-majatran regions to express themselves by choosing to keep the protectorates, join the MRSF or unify the two regions to form a new entity.
The victory rewarded the the Anti-Communist Federalist Movement which, advocating the unification of the two protectors, has been organized in recent months during the ever-heated debates at international level and practically monopolized propaganda in both regions where, if the front Pro-MRSF was too small to effectively organize an election campaign, the one in favor of maintaining the protectorates simply did not find a common guide to unify the efforts.
These are the results in detail:

    Mossavi:
    Unification with al-Najd: 53,9%
    Preservation of the Protectorate: 40,8%
    Join the MRSF: 5,3%

    al-Nadj:
    Unification with Mossavi: 64%
    Preservation of the Protectorate: 30%
    Join the MRSF 6%

The Istalian Government after the results immediately got in touch with the Kazulian one while a Transitional Official Committee is already undergoing of formation between the political élites of the two Kalopian-Wantuni regions.
Both the Romula and Skalm Governments agree to create an Unified Military Transition Contingent which will officially unite efforts and will ensure security in the region, allowing safe and peaceful dialogues between the Mossavi and al-Najd communities and will remain In place until the future new nation will be able to defend itself.
There is still no news on the future form of the state, but according to several experts, a federal entity is expected, so to allow the two communities to maintain broad autonomy and to live peacefully: Mossavi in fact is predominantly inhabited by Kalopian population while al-Najd by wantunian ones (majatrans), furthermore to divide the two regions there are also other important factors such as religion. In the north, 87% of the population is Hosianist and belongs to the Aurorian Church, while the vast majority in the south follow the Israist Ahmadism; The economic and social structure also differs: the economy is much more developed in the north, society is highly urbanized and secularized, and Istalian influence has made Mossavi a region close to the lifestyles of the most advanced nations while in the south they maintain their importance to the various tribal communities (typical in many majatran realities), society is far more agricultural and provincial and in the central arid expanses still wander nomadic groups, although in the big cities the lifestyle is not too dissimilar to the one of the Mossavians to the north.

Taken on behalf of the Istalian Government, as soon as news of the result was congratulated on the populations of the two protectorates, wishing them a prosperous future in the name of democracy and freedom, commenting thus:

The people have expressed themselves and what we saw was the net rejection for the Socialist Federation, the first of the many defeats! And I want with determination and firmness to warn the Government of the Socialist Federation, which had already stated that it would have ignored the democratic expression of the peoples of the two protectors, that Istalia will do everything to defend the result of the referendum and to ensure that the democratically expressed will of the peoples of Mossavi and Al-Najd will be respected and recognized internationally.
Our on-site military forces will unite with the Kazulian ones to ensure maximum coordination and effectiveness in ensuring the defense of the two regions, to ensure a peaceful transition and will remain on the ground until the future unitary entity will be able to defend itself.


Marra also responded to a question about Vanuku's latest statement made by its Government:

Vannuku's arrogance in considering Majatra its own playground is simply anachronistic and disrespectful, pure and sterile propaganda, a real lack of respect for the rest of the majatran nations fully independent and able to express in total autonomy their policies and strategies.
If Vanuku thinks that it can make his ships fly as much as he likes like one a time, well, in Wiel they're wrong! Majatra for at least a century has now shaken off the Vanukean "protection": Majatra is not the "Vanuku continent", Majatra is and will be only majatran! Let Wiel continue with its traditional and anachronistic unilateralism and they will soon find themselves alone and isolated! Istalia, despite the allegations of imperialism, which however came from a nation which has not shame to declared an entire continent as its own, on the other hand, doesn't make itself ridiculous by making statements of this magnitude, but is working concretely and will continue to work for Majatra, the democratic and free Majatra, to give life to a prosperous and harmonious union of peoples and nations through which we will demonstrate, both to the Socialists and to Wiel, that this continent will not accept the communist only-one-ideology oppression or the hegemony and the "protection" of this or that other nation in search of the glories of a passing time! In this regard, I very much hope that the Treaty we are drafting together with Zardugal will be the first step and the cornerstone of a stronger and greater Alliance of peoples and nations, equal to each other and working together and in harmony with respect for democracy and of freedom for prosperity and the common good!


Finally he talked about the refugees who are increasingly trying to abandon the MRSF territories, flowing at the moment towards Jelbania where border control still seems rather bland:

It's a situation which could become an international emergency! We are talking about thousands, hundreds of thousands of people! Let us praise Dorvik's willingness to welcome some refugees, and Istalia will do its part, but all of Majatra if not the rest of the world must realize that we are witnessing a mass movement as we have not seen for centuries! Personally, I will engage with the free communitie's authorities in Kalopia-Wantuni to accept to accommodate some refugees, but it will also be my intention to adress the rest of the nations of Majatra inviting them to solidarity and cooperation for the good of those desperate who are escaping from the dictatorship.
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