Senna, il tramonto di uno Statista, la memoria di un EroeUna retrospettiva del prof. Luigi Respighi, preside della facoltà di Scienze Politiche della Enrico Bergson di Romula* * * * * * * * * * * * * * * *
Senna, the sunset of a Statesman, the memory of a HeroA retrospective of prof. Luigi Respighi, Dean of the Department of Political Science of Enrico Bergson (State University) of Romula
Qualcuno direbbe che "finisce un'era". Il ritiro dalla politica di Alessandro Senna è stato accolto con tristezza e dispiacere dalla popolazione, dal mondo politico e dalla nazione tutta.
Durante la sua carriera politica Senna ha saputo non solo farsi apprezzare come politico ma è entrato di diritto nella storia d'Istalia come uno dei più recenti eroi della Repubblica.
L'attività politica di Senna inizia all'Università nel 4018 quando diviene il Portavoce Nazionale dei Giovani Democratici, la sezione studentesca del Partito Democratico Socialista, presentandosi già allora come un progressista social liberale già molto critico nei confronti del PDS, da lui ritenuto troppo statalista ed autoritario, come era all'epoca sempre più influenzato dalle frange più nazionaliste e protezionistiche del partito.
Eletto alla Camera nel 4025 in poco tempo divenne una delle voci più note dell'ala Liberal del partito e divenendo presto stretto collaboratore di Niccolò Einauli gli succedette, quando quest'ultimo fu colpito da un ictus, come portavoce dell'intera ala moderata del PDS.
Scontento dunque di Battisti che era divenuto ormai il Padre-Padrone del PDS nel 4030 vi fuoriuscì insieme ad una nutrita schiera di liberali e social-democratici per fondare il Partito Socioliberale Istaliano, presentandosi come un'alternativa liberale ed internazionalista del PDS.
IL PSI debuttò sulla scena politica Istaliana con le elezioni del 4032 strappando un buon 12% divenendo l'unico partito di opposizione alla grande intesa PDS-AdCD, riuscendo tutta via a raggiungere diversi obbiettivi durante la legislatura e, visti i risultati della successiva elezione, facendosi apprezzare dalla cittadinanza.
Le elezioni del 4036, come accennato, furono un successo per il PSI che inaspettatamente, anche per lo stesso Senna, che aveva deciso di appoggiare la candidatura di Battisti alla Presidenza della Repubblica, divenne il primo partito istaliano. Senna venne nominato Presidente del Consiglio dei Ministri e nonostante gli attriti passati con Battisti all'interno del PDS, iniziò con lui ed il suo partito una proficua collaborazione con la quale raggiunse diversi traguardi già prefissati in programma, su tutti sicuramente spicca la riforma del sistema bancario, la liberalizzazione del mercato ferroviario ed energetico, nonché una sempre maggiore tutela dei diritti civili dei cittadini.
Purtroppo alla vigilia della fine della legislatura, nel 4039 l'Istalia venne sconvolta dagli attentati delle Brigate Popolari che rappresentarono una battuta d'arresto per la scalata al potere di Senna che, ascoltando la volontà popolare, conscio della necessità di una continuità e di una figura forte in quel momento di bisogno, nel 4040 comunicò che il PSI avrebbe appoggiato la rielezione di Battisti insieme all'Alleanza di Centro Democratico ed avrebbe fatto parte del governo di unità nazionale incaricato di prendere tutte le misure necessarie per assicurare la sicurezza della Repubblica.
Grazie all'enorme maggioranza relativa conquistata alla Camera, ma anche per la sua decisione di appoggiare in pieno l'attribuzione dei poteri speciali al Presidente e la limitazione di molte delle libertà civili della cittadinazia, venne rinominato da Battisti alla guida del governo con il quale però, rivelatosi assai troppo legato a Battisti, non riuscì a lavorare al meglio per garantire la sicurezza della Repubblica.
A seguito dell'attentato che causo la distruzione del Palazzo del Parlamento alla fine Senna decise di rimettere il mandato nelle mani del presidente Battisti che rinforzato da ciò ed autorizzato dai provvedimenti assunti per la difesa della Repubblica avviò la definitiva deriva autoritaria della politica Istaliana.
Se dapprima Senna restò nel Consiglio di Sicurezza Nazionale e collaborò con il Governo per tentare di mettere un freno a Battisti e tutelare i cittadini, con la dura repressione delle manifestazioni anti-governative e le sempre più notevoli limitazioni alla democrazia, nel 4043 cominciò clandestinamente a sostenere il neonato movimento di resistenza per poi assumerne apertamente la Leadership nel 4044 quando Battisti mise fuori legge tutti gli altri partiti e sguinzagliò la Giustizia da lui saldamente controllata contro i più noti esponenti politici della nazione.
Durante la guerra civile (4044-4045) Senna riuscì a radunare intorno a se tutte le più importanti figure politici ed i movimenti che si opponevano a Battisti, coordinando le operazioni della resistenza portandola dopo un anno di duri scontri, che causarono non poche sofferenze al paese, infine ad abbattere il "Capo Supremo" ed a mettere fine alla sua, fortunatamente breve, Dittatura.
Viene ricordato, tra l'altro, come colui che arrestò Battisti, entrando nella Capitale a combattimenti ancora in corso e raggiungendo il Palazzo Presidenziale subito dopo la sua presa da parte delle forze della resistenza. Fu Senna anche colui che parlò alla nazione una volta catturato Battisti e fu Senna che guidò il ritorno dell'Istalia alla Democrazia.
Paradossalmente, per le elezioni Costituenti Senna preferì non candidarsi alla Presidenza ed appoggiare il suo alleato durante la guerra Vittorio Albertini, questo perché il PSI avevano sofferto l'arresto di molti ex esponenti che avevano appoggiato Battisti mettendo in serio imbarazzo il suo Segretario Nazionale. Ciò si rifletté nelle elezioni della Costituente del 4046 con il PSI uscitone come terzo partito, anche perché il nuovo Partito della Rivoluzione Istaliana godette della leadership di Albertini che da tempo già prima di Senna aveva intuito la minaccia che rappresentava Battisti e già sotto il primo governo Senna ne aveva preso le distanze.
Ancora nel 4050 il PSI soffrì il ritorno in campo di Futuro & Libertà, che attirò tutto l'elettorato liberista e pro capitalismo, nonché si fece portavoce delle istanze devoluzionistiche diffuse nella nazione.
Non riuscendo a mettersi d'accordo con F&L per contrastare la coalizione PRI-AdCD, Senna preferì per il partito la conduzione di una politica che avrebbe agito secondo le proprie istanze e ciò lo portò dunque ad una strana collaborazione con uno solo dei partiti di governo, l'AdCD per la precisione, con la quale raggiunsero diversi obbiettivi comuni, con il PRI che lasciò loro il compito di destatalizzare la nazione dopo le riforme draconiane di Battisti, non osando opporsi nonostante le sue idee politiche, fondamentalmente Battistiane.
Il ritorno in campo dei Popolari per l'Italia nelle elezioni del 4054 fu un'ulteriore duro colpo per il PSI che Senna nel 4051 ribattezzò Partito Social Liberale Istaliano, ma nonostante il PSLI fosse il penultimo partito per seggi conquistati alla Camera, Senna divenne in breve tempo il portavoce comune dell'opposizione al governo PPI-F&L della coalizione Fratelli d'Istalia.
Le elezioni del 4058 furono una piccola svolta per il PSLI: con un ottimo 32.3% si impose come secondo partito istaliano, divenendo il partito di riferimento dell'elettorato del PRI e dell'AdCD, entrambi scioltesi alla fine della precedente legislatura. Purtroppo ciò non fu sufficiente per poter contrastare la maggioranza assoluta dell'alleanza PPI-F&L. Quella legislatura durata meno di un anno fu comunque in effetti una costituente e vide i tre partiti collaborare per la Riforma Presidenziale; un aneddoto diffusosi all'epoca racconta di come Senna dopo appena una settimana di lavori sviluppò una tale antipatia per il presidente dei PPI Mario Adinolsi che decise di lasciare i lavori in mano ai suoi collaboratori dedicandosi piuttosto ai lavori della Camera non inerenti la riforma.
Le elezioni del 4059, chiamate anticipatamente del Presidente Adinolsi dopo l'approvazione della Riforma, delinearono un Parlamento bipolare la cui maggioranza fu conquistata dal principale promotore della riforma, il PPI, esito ampiamente previsto dallo stesso Senna che, riconosciuto come il leader indiscusso delle forze progressiste, social-democratiche e della sinistra/centro-sinistra in generale, dovette guidare il PSLI "nazionale" in una poco fruttuosa "campagna di opposizione".
Senna durante l'intera legislatura sembra non abbia mai incontrato di persona il Presidente Adinolsi eccezion fatta ovviamente per i discorsi in Parlamento e per gli eventi istituzionali più importanti durante i quali comunque evitò sempre anche solo avvicinarsi al Presidente della Repubblica, lasciando in quel periodo sempre più spazio al suo braccio destro Eleonora Antani che arrivò spesso a rappresentarlo in diversi eventi ufficiali.
La legislatura 4059-4063 fu da Senna definita durante una nota intervista "un ritorno al Medioevo ed all'Oscurantismo guidato da un cieco e sordo a qualsiasi voce che non fosse la sua, ignorando e reprimendo i diritti di una minoranza della quale, almeno nella teoria ma non nella pratica, avrebbe dovuto esserne egualmente il Presidente". L'intervista passò alla storia anche per una frecciata diretta al Presidente Adinolsi del quale dichiarò "delle volte mi soffermo a pensare, arrivando a concludere che una tale volontà di imporre agli altri un determinato modo di vivere deve derivare evidentemente da una personale inadeguatezza, perché no, forse anche fisica, a vivere nel mondo moderno e nella società contemporanea", dichiarazione che scatenò infine una reazione nel Presidente che "si degnò a rivolgerci infine il suo grosso faccione rosso di rabbia" (Libertà e Tolleranza - biografia ufficiale su Alessandro Senna di Manlio Castiglioni, Edizioni La Perla di Quanzar, 4064), che minacciò di chiedere al Parlamento l'avvio di un procedimento nei confronti di Senna per Vilipendio allo Stato anche se poi, di fronte a proteste anche consistenti per il paese, decise di non continuare a spingere perché si procedesse.
Le elezioni del 4063 furono probabilmente la più grande soddisfazione di Senna che, ritrovatosi a concorrere oltre che con Adinolsi anche con il candidato del nuovo partito di sinistra, Partito dei Lavoratori Istaliani, riuscì ad aggiudicarsi la vittoria già al primo turno mentre il PSLI, votato da oltre il 53% degli elettori, gli consegno la maggioranza della Camera dei Deputati.
La legislatura 4063-4067 lo stesso Senna la definì come "il più grande dono che si poteva fare alla libertà" e di fatti con decisione andò ad intervenire in tutti quei settori dove il PPI aveva riportato indietro non di decenni, ma di secoli, la normativa ma importantissimi furono anche le riforme economiche, portate avanti con una attenta politica di liberalizzazioni e privatizzazioni che permisero due importanti riforme nel budget nazionale ed addirittura due interventi di alleggerimento della pressione fiscale.
A livello internazionale il Presidente Senna assunse prestigio e riconoscimento dedicandosi ad una politica marcatamente Pan-Majatrana, convincendo diversi paesi ad unirsi all'Unione e stringendo diversi trattati di amicizia e collaborazione. Degne di nota sicuramente le contrattazioni per un'alleanza strategica ed industriale con il vicino governo Solentiano, nonché la ratificazione di diversi trattati internazionali sui diritti dell'uomo e dei lavoratori.
La vittoria delle elezioni del 4067 segnarono unanimemente il coronamento della carriera politica di Alessandro Senna che: poté avere conferma dell'apprezzamento per le sue politiche grazie all'incredibile affluenza alle urne di quelle elezioni; si aggiudicò la vittoria alle Presidenziali concorrendo con ben quattro partiti; il PSLI fu riconfermato come primo partito della nazione aggiudicandosi la maggioranza relativa della Camera; la grande intesa e facilità di accordarsi con LDE che portarono Senna a presentare in pochissimo tempo un nuovo esecutivo; i Popolari, usciti come ultimo partito della nazione, non in grado di condurre una significativa opposizione, né da soli né tanto meno con i nuovi arrivati del Partito Nazionale del Popolo d'Istalia che "hanno regalato al Presidente la ciliegina sulla torta di questa giornata" (Eleonora Antani nell'articolo del Il Passeggero "Il Presidente Rieletto" - Giugno 4057, pag.24)
Ma un neo effettivamente emerse da queste elezioni, non tanto per Senna ma per il PSLI che doveva scontare infatti la grande vittoria del PNPI in Trivendito che portò all'attenzione nazionale l'impatto negativo nella regione delle politiche liberali del PSLI, con aumento della disoccupazione, calo dei redditti personali e nel settore produttivo. Senna si dedicò dunque per tutto il suo primo anno del secondo mandato a pianificare un programma di intervento per intervenire nella regione, dando largo spazio agli economisti provenienti dalle file di LDE comprendendo come in quel momento fosse necessario un intervento dello stato per risanare il problema.
L'anno successivo però un terremoto politico scosse le istituzioni istaliane: i delegati del PNPI, che già avevano abbandonato l'aula all'annuncio dell'accordo PSLI-LDE, votando contro l'esecutivo successivamente presentato, abbandonarono definitivamente i lavori dimettendosi in toto quando il Parlamento approvò il D.d.l. sulle adozioni ed i matrimoni poligami.
Il Presidente Senna decise di non dare importanza a questo evento poiché una simile azione prima di tutto non metteva a rischio la stabilità del governo ma soprattutto perché la responsabilità dell'atto ricadeva totalmente sugli scellerati membri del PNPI.
Fu allora che Adinolsi gridò all'attacco alla democrazia e fu allora che aprì la crisi parlamentare del 4069 che portò nel giro di pochi mesi alla caduta del governo.
Il PSLI e LDE inizialmente continuarono a non dare importanza alle lamentele del PPI ma quando all'ennesima proposta di elezioni anticipate Mario Adinolsi attaccò direttamente il Presidente accusandolo di tradire il suo ruolo, il governo dovette constatare le prime manifestazioni per il paese mentre Senna, nonostante il parere di buona parte dei giuristi e costituzionalisti confermò che nulla lo obbligava ad assecondare le richieste di Adinolsi, facendo i conti con la propria coscienza e con il proprio senso del dovere, sensibile al fatto che milioni di cittadini-elettori non erano più rappresentati in Parlamento, cominciò delle trattative con i Popolari per giungere effettivamente a decidere quando indire elezioni anticipate.
Questa notizia fu però probabilmente ancor peggiore poiché Senna si ritrovò LDE ad opporsi strenuamente a quella contrattazione, con il suo segretario, Nadir Shah, che minacciò di far cadere immediatamente il governo mettendo a rischio il passaggio di diverse proposte di legge in votazione alle quali molto tenevano Senna ed il PSLI.
Dopo mesi di contrattazioni interne alla coalizione infine Senna, denunciando di come Shah pretendesse con il ricatto che il governo ed il PSLI avallassero progetti propri di LDE, dichiarando durante il discorso al Parlamento, con il quale "si sfogò" esprimendo chiaramente tutta la sua amarezza e tutte le sue critiche verso PPI ed LDE, che non sarebbe stato il "Presidente di LDE", ribadendo il suo ruolo di Presidente di tutti gli istaliani, presentò le sue dimissioni rimettendo l'incarico nelle mani del Popolo Sovrano per poi, come ultimo atto presidenziale, sciogliere le Camere ed indire elezioni anticipate.
Congedatosi prima delle elezioni poi indette per il Febbraio 4070, Senna ha deciso di ritirarsi nella sua tenuta di campagna in Sarregna, regione da lui sempre molto amata e dalla stessa sempre ricambiato, limitandosi a trasmettere uno stringato messaggio di congratulazioni alla sua collaboratrice, collega, amica ed erede la neo eletta Presidentessa della Repubblica Eleonora Antani.
Gli uomini passano, vivono il loro tempo e quindi scompaiono al loro crepuscolo, ma la loro memoria e le loro opere sì che resteranno imperiture vive nelle pagine della storia d'Istalia ed il lavoro e le opere di Alessandro Senna possiamo essere certi che non verranno mai dimenticate.
"con affetto a colui che prima che mio Presidente fu un mio amico" - Luigi Respighi.
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Someone would say that "ends an era." The retirement from the politics of Alessandro Senna was received with sadness and sorrow by the people, by the political world and the whole nation.
During his political career Senna was able to get himself appreciate not only as a politician but he entered righrful in the history of Istalia as one of the more recent heroes of the Republic.
Senna political career began in 4018 when during University years became the National Spokesperson of the Young Democrats, the student section of the Democratic Socialist Party, presenting yet himself as a progressive social liberal already very critical of the DSP, which he considered too statist and authoritarian, as it was at the time more and more influenced by the most protectionist and nationalist elements of the party.
Elected to the Chamber in 4025 in a short time became one of the best known voices of Liberal wing of the party and soon became a close collaborator of Niccola Einauli then succeeded him, when Einauli was hit by a stroke, as the spokesman of the whole moderate wing of the DSP.
Thus discontent of Battisti who had now become the Father-Master of the DSP, in 4030 Senna came out with a large group of liberals and social democrats to found the Istalian Socioliberal Party, presenting itself as a liberal and internationalist alternative to the DSP.
The PSI debuted on the istalian political scene with the elections of 4032 snatching a good 12%, becoming the only opposition party to the great coalition DSP-AoDC (Alliance of Democratic Center), managing the whole way to achieve different goals during the legislature and, given the results of the next election, being appreciated by the citizens.
The elections of 4036, as mentioned, were a success for the ISP which unexpectedly, even for the same Senna, who had decided to support the candidacy of Battisti to the Presidency of the Republic, became the first istalian party. Senna was appointed President of the Council of Ministers and despite past friction with Battisti within the DSP, started with him and his party a fruitful collaboration with which reached several milestones already set in the program, on all of this definitely stands out the reform of the system banking, the liberalization of rail and energy markets, as well as a greater protection of civil rights of citizens.
Unfortunately, on the eve of the end of the legislature, in 4039 the Istalia was shocked by the attacks of Popular Brigades which represented a setback for the rise to power of Senna that, listening to the will of the people, mindful of the need for continuity and a strong figure at the time of need, in 4040 announced that the PSI would support the re-election of Battisti together the Alliance of Democratic Center and would be part of the national unity government committed to take all necessary measures to ensure the security of the Republic.
Thanks to the enormous majority of votes won in the Chamber, but also for its decision to fully support the attribution of special powers to the President and the limitation of many of the civil liberties of cittadinazia, was renamed by Battisti head of government with which however, proved far too tied to Battisti, he was unable to work at its best to ensure the security of the Republic.
As a result of the attack which caused the destruction of the parliament building finally Senna decided to return the mandate to the president Battisti which, strengthened by this and authorized by measures taken for the defense of the Republic began the final authoritarian drift of Istaliana policy.
If initially Senna remained in the National Security Council and collaborated with the Government to groped to put a stop to Battisti and protect citizens, with the harsh repression of anti-government demonstrations and increasingly significant limitations to democracy, in 4043 began clandestinely in supporting the infant resistance movement and then openly take over the leadership in 4044 when Battisti outlawed all other parties and unleashed Justice firmly controlled by him against the nation's best-known political figures.
During the civil war (4044-4045) Senna managed to gather around him all the most important political figures and movements who opposed Battisti, coordinating the operations of the resistance taking it after a year of tough fights, which caused not a few sufferings to country, finally to break down the "Supreme Leader" and to put an end to his, fortunately short, Dictatorship.
Senna is remembered, among other things, as the one who arrested Battisti, entering in the capital city when fighting still going on and reaching the Presidential Palace short after his grip by the resistance forces. Senna was also the one who spoke to the nation once captured Battisti and was Senna who led the return of Istalia to democracy.
Paradoxically, for Constituents elections Senna chose not to run for the presidency elections and rather support its ally during the war Vittorio Albertini, this is because the ISP had suffered the arrest of several former members who had supported Battisti producing thereby seriously embarrass for the National Secretary. This was reflected in the election of the Constituent Assembly of 4046 with PSI resulted as third party, also because the new Party of Istalian Revolution enjoyed the Albertini leadership that, has long even before Senna, had sensed the threat that represented Battisti and already under the first government Senna had moved away the leadership of DSP.
As late as 4050 the ISP suffered the comeback of the Future & Freedom, which attracted all the liberal, pro capitalism electorate and became the spokesman of devolution instances in the nation.
Failing to reach an agreement with F&F to counter the coalition IRP-AoDC, Senna preferred for the party conducting a policy that would act according to their own programs and this led him thus to a strange partnership with one of the government parties the AoDC to be precise, with which reached several common objectives, with the IRP who left them the task of destatalization of the nation after the draconian reforms of Battisti, not daring to oppose its despite political views, basically Battistiane.
The comeback of the Popular For Istalia in the 4054 election was a further blow to the ISP that Senna in 4051 renamed as Istalian Social Liberal Party, but despite the ISLP was the penultimate party seats won in the Chamber, Senna became soon the common spokesman for opposition to the government PFI-F&F of the Brothers of Istalia coalition.
The elections of 4058 were a small turn for the ISLP: with an excellent 32.3% it emerged as second istalian largest party, becoming the party of reference of the electorate of the IRP and of AoDC, both dissolved at the end of the previous legislature. Unfortunately this was not enough to counter the absolute majority of the alliance PFI-F&F. The duration of the legislature was less than a year however, it was in fact a constituent legislature and saw the three parties collaborate for the Presidential Reform; an anecdote has spread at the time tells how Senna after just a week of work developed such a dislike for the president of PPI Mario Adinolsi who decided to leave the work in the hands of its collaborators dedicating himself rather to the work of the Chamber not regarding the reform.
The elections of 4059, the President Adinolsi calls early election after the approval of the reform, outlined a bipolar Parliament whose majority was conquered by the main promoter of the reform, the PPI, outcome widely expected by Senna who, recognized as the undisputed leader of the liberal, social-democratic and left/center-left in general forces, having to lead the PSLI "national" in a The elections of 4058 were a small turn for the PSLI: with an excellent 32.3% emerged as second largest party istaliano, becoming the party of reference of the electorate of the PRI and dell'AdCD, both scioltesi at the end of the previous term. Unfortunately this was not enough to counter the absolute majority of the alliance PPI-F & L. The duration of its term less than a year, however, was in fact a constituent and saw the three parties collaborate for the Presidential Reform; an anecdote has spread at the time tells how Senna after just a week of work developed such a dislike for the president of PPI Mario Adinolsi who decided to leave the work in the hands of its employees dedicating rather to the work of the Chamber regarding the reform.
The elections of 4059, the President calls early Adinolsi after the approval of the reform, outlined a bipolar Parliament whose majority was conquered by the main promoter of the reform, the PPI, outcome widely expected by the Seine which, recognized as the undisputed leader of the forces liberal, social-democratic and left / center-left in general, had to lead the PSLI "national" in a unsuccessful "campaign of opposition."
Senna during the entire legislature seems to have never met in person the President Adinolsi except of course for the speeches in Parliament and for the most important institutional events during he always avoided even approach the President of the Republic, leaving at that time more and more space to his right hand Eleonora Antani who often represented him in several official events.
The Legislature 4059-4063 was defined by Senna in an famous interview "a return to the Middle Ages and obscurantism led by someone blind and deaf to any voice unless they were his, ignoring and repressing the rights of a minority of which, at least in theory but not in practice, it should also be its President". The interview went down in history also for a direct dig at President Adinolsi on which Senna declared "sometime I dewll on think and coming to the conclusion that such will to impose on others a certain way of living must come obviously from a personal inadequacy, perhaps even physical, to live in the modern world and into contemporary society", declaration that finally triggered a reaction in the President who "deigned to turn us finally his big fat face bright red with anger". (Freedom and Tolerance - the official biography on Alessandro Senna by Manlio Castiglioni, Editions The Quanzar Pearl, 4064), who threatened to ask Parliament for initiation of proceedings against Senna for Insult against the State, even if, in the face of protests also significant for the country, he decided not to pushing the Parliament to proceed.
The elections of 4063 were probably the largest Senna satisfaction who, end up himself to compete not only with even Adinolsi but also with the candidate of the new leftist party, the Istalians Workers Party, managed to win the victory in the first round while the ISLP, voted by more than 53% of the voters, consign him the majority of the Chamber of Deputies.
The 4063-4067 legislature Senna himself defined it as "the greatest gift that it could been done to the freedom" and in fact he intervened decisively in all those sectors where the PPI had brought back the legislation not of decades but centuries, but were also very important economic reforms, carried out with a careful policy of liberalization and privatization that allowed two major reforms in the national budget and even two lightening interventions on the tax burden.
Internationally President Senna took prestige and recognition dedicating its efforts on markedly Pan-Majatrana policy, persuading countries to join the Union and tightening several treaties of friendship and cooperation. Noteworthy sure the trading day for a strategic alliance and industrial colaboration with the nearby Solentian Government and the ratification of several international treaties on human and workers' rights.
The victory of the 4067 elections marked unanimously the crowning of the political career of Alexander Senna because: he was able to confirm the appreciation for its policies thanks to the incredible turnout of those elections; he gained the victory in the presidential elections competing with four parties; the ISLP was confirmed as the first party of the nation won the majority in the Chamber; the great understanding and easy way to agree with LDE that led Senna to submit in a short time a new government; the Popular Party, emerged as the last party of the nation, unable to lead a meaningful opposition, neither alone nor with the newcomers of the National Party of the People of Istalia "gave to the President the icing on the cake of this day" (Eleonora Antani in the article of the Passenger "the Re-elected President" - June 4057, p.24).
But a blemish actually emerged from these elections, not for Senna but for the ISLP which was aton of the fact of the great victory of PNPI in Trivendito that brought on national attention the negative impact of the liberal policies of ISLP in the region, with rising unemployment, decline in personal incomes and business in the productive sector. Senna is therefore devoted himself throughout his first year of the second term to plan a program of action to intervene in the region, giving ample space to economists from the LDE understanding at that time it was necessary an intervention of the state to redress the problem.
The following year, however, a political earthquake shook the istalian institutions: the delegates of PNPI, who had already left the Chamber at the announcement of the ISLP-LDE government agreement, by voting against the government propose subsequently presented, definitely abandoned the works and resigning in toto when Parliament approved the draft bill on adoptions and polygamous marriages.
President Senna decided not to give importance to this event since such an action, first of all do not put at risk the stability of the government but also because the responsibility of the act totally fell on members of the wicked PNPI.
It was then that Adinolsi shouted that it was an attack on democracy and opened the parliamentary crisis of 4069 that led within a few months to the fall of the government.
The ISLP and LDE initially continued to give no importance to the complaints of the PPI but when Adinolsi again proposed early elections he attacked directly the President, accusing him of betraying his role, the government had to see the first protests throught the country while Senna, despite the opinion of most of the jurists and constitutional experts confirmed that nothing forced him to accept the requirements of Adinolsi, dealing with his conscience and his sense of duty, sensitive to the fact that millions of citizens-voters were no longer represented in the Parliament, began negotiations with the Popular to decide when to call early elections.
This news, however, was probably even worse for Senna found LDE to object strenuously to that negotiation, with his secretary, Nadir Shah, who threatened to bring down the government immediately, jeopardizing the passage of several bills to the vote that which very held by Senna and ISLP.
After months of internal coalition negotiations, Senna finally, complaining of how Shah pretended to blackmail the government and the ISLP to endorse own LDE projects, stating during a speech to the Parliament, with which "vented" himself expressing clearly all his bitterness and all his criticism of PPI and LDE, that he would not be the "President of LDE", reaffirming its role as President of all istaliani, presented his resignation and putting the appointment in the hands of the sovereign people and then, as last presidential act, had dissolved the Chamber and called early elections.
Take leave of politics before the election held to February 4070, Senna decided to retire into his country estate in Sarregna, the region he always loved and that it always returned this love, merely transmitting a terse message of congratulations to his co-worker, colleague, friend and heir to the newly elected President of the Republic Eleonora Antani.
Men come and go, living their time and then disappear to their dusk, but their memory and their works so that will remain immortal lives in the pages of the history of Istalia and work and realisations of Alessandro Senna we can be sure that will not be never forget.
"Affectionately to him that before my president was my friend" - Luigi Respighi.
ROMULA - Matteo Renz battuto per poche centinaia di voti. Questo infatti sarebbe il responso dell'ultima tornata elettorale, visto soprattutto il risultato del primo turno delle Presidenziali. Attestandosi al 49.99% dei voti, il presidente Renz ha dovuto affrontare un secondo turno nel quale è stato battuto dalla coalizione della Sinistra Istaliana capitanata da Togliatti. Se però si mette mano alla calcolatrice si vedrà che il numero dei voti raggiunti al primo turno (29,299,632) corrisponde in realtà al 50,08% del totale, percentuale che avrebbe dovuto dare a Renz la vittoria.
