Istalian Edition Comunità Ahmadi solleva le sue preoccupazioni per l'imminente pellegrinaggio in KafuristanDopo gli Ahmadi Vanukeani ora tocca a quelli Istaliani esprimere le loro paure verso il regime Kafuri, anche se critiche sono state sollevate anche contro il resto del mondo AhmadiFaruk Nurandin, Imam of the Great Quaranzian Mosque of Verunia, President of the Istalian Ahmadi CommunityROMULA - Come non accadeva da decenni, il pellegrinaggio sacro alla Moschea di Halem in Kafuri del prossimo anno è giunto alla ribalta sulla prima pagina di molti quotidiani nazionali ed internazionale, soprattutto in Majatra.
Ad attirare l'attenzione di giornalisti ed opinione pubblica i timori sollevati dalla comunità Ahmadi Vanukeana per l'imminente pellegrinaggio di milioni di fedeli verso il più sacro dei luoghi di culto dell'Ahmadismo, ovvero la Moschea Al'tharim di Halem dove riposano i resti del Profeta Ahmad.
Trovandosi in Kafuristan, attualmente sottoposto al regime socialista della Repubblica dei Lavoratori, la comunità Ahmadi teme sia difficoltà a raggiungere la Moschea come anche tentativi di dissuasione e di indottrinamento da parte del regime che potrebbero mettere seriamente in crisi la libertà di culto di milioni di persone provenienti da tutto il mondo.
Sembra ora che anche la comunità Ahmadi Istaliana abbia sollevato simili timori accompagnati da quelli di possibili ritorsioni o rappresaglie contro cittadini Istaliani intenti ad effettuare il Pellegrinaggio. Infatti, l'Istalia ed Ibrahim El Salefi, lui stesso un Majatrano Istaliano, tra l'altro accusato di radicalismo ahmadista anche dal regime Social Nazionalista di Barmenistan, sono stati tra le nazioni e le figure più criticate dall'attuale regime Kafuri.
Il Ministro degli Esteri Istaliano, Arturo De Pretis, che sembra pronto ad una riconferma nel prossimo team governativo, ha dichiarato che si impegnerà personalmente per trovare un accordo con le autorità Kafuri affinché il pellegrinaggio possa svolgersi in modo pacifico e senza che alcun fedele sia vittima di azioni discutibili da parte del regime.
Ma la comunità Ahmadi Istaliana non solo ha sollevato questi timori nei confronti del regime Kafuri, ma ha anche rivolto critiche al resto del mondo Ahmadi, denunciando forme di discriminazione che da secoli sono state rivolte agli Ahmadi Istaliani e che si sono concretizzate durante i Pellegrinaggi in forma di settarismo, violenze verbali e talvolta fisiche fin'anche a tentativi per impedire l'accesso ai luoghi sacri.
La comunità Ahmadi Istaliana denuncia un deciso accanimento da parte delle altre comunità ahmadi in Majatra che accusano i primi di seguire un Ahmadismo Corrotto.
La stragrande maggioranza degli Ahmadi Istaliani, infatti, benché appartenente alla branca Israi dell'Ahmadismo, considerata la più ortodossa, sono fortemente critici con le scuole di pensiero maggioritarie all'interno dell'Israismo, soprattutto sul tema dell'interpretazione del Libro della Beatitudine e su quei precetti aggiunti al testo sacro da parte del Profeta Ahmad e successivi scolari ahmadisti che, secondo gli Ahmadi Istaliani, non sono parte della rivelazione divina ma sono mere reinterpretazioni di usi e costumi barmeni e majatrani pre-ahamdi diffusi nel dodicesimo secolo, criticando dunque la tradizionale interpretazione rigida e letterale del Libro della Beatitudine a favore di un'interpretazione che consideri il contesto storico, etico e sociale.
Gli Ahmadi Istaliani criticano buona parte del mondo Ahmadi dicendo che la dogmatizzazione di simili usi e costumi ed il bando di un approccio critico da parte della maggior parte delle scuole ahmadi abbia letteralmente cristallizzato uno sviluppo teologico, filosofico, sociale e storico dell'Ahmadismo, un fatto che da alcuni è considerato alla base del declino della civiltà Majatrana di fronte alla cultura Artaniana ed in generale nord-occidentale, non sapendo gli Ahmadi adattarsi alla realtà mutevole del mondo.
A causa delle critiche a molti usi e costumi Ahmadi non considerati come prescritti dal libro Sacro, la comunità Istaliana, a differenza di buona parte del resto del mondo Ahmadi, sono tra le poche comunità a mantenere dei rapporti addirittura con gli Halawiti che notoriamente rigettano buona parte delle pratiche dogmatiche Ahmadi considerate come "illegittime innovazioni". Buoni e cordiali sono anche i rapporti con un'altra religione considerata come originaria da quella Ahmadi, ovvero la recente Fede Ruhi che in Istalia vanta una delle comunità più estese, attive e floride.
Il recente riconoscimento ufficiale dei Majatrani Istaliani da parte dello Stato Istaliano sembra abbia inoltre inniettato nuova fiducia alla locale comunità Ahmadi ed alcuni Imam sembrano pronti a fondare una Scuola Teologica e Giuridica in Istalia separata da quella presente in Badara e che caratterizza le comunità Israi che da Kalopia-Wantuni occupano Majatra orientale, Kafuristan a parte dove sono molto forti le scuole della seconda più grande brancha dell'Ahmadismo, ovvero l'Abadismo. A simili proposte, però, le scuole più conservatrici, tra cui proprio quella Badarana (diffusa tra i veri Majatrani) e quindi quella Barmena (dominante tra le genti di origine Jelbica), hanno risposto senza mezzi termini che gli Ahmadi Istaliani rischiano di venire stigmatizzati definitivamente come eretici. Per il momento, la Comunità Ahmadi Istaliana ha dichiarato che in associazione con la Libera Università di Studi Sociali, Storici e Teologici di Verunia, presto inizieranno dei corsi in Teologia Ahmadi che, benché non riconosciuti dalle Scuole Ahmadi, sono chiaramente il primo passo per stabilire una scuola giuridica e teologica indipendente. Nuova frattura in vista nel mondo Ahmadi? Il Presidente della Comunità Ahmadi Istaliana, Faruk Nurandin, Imam della Queranziana Moschea Maggiore di Verunia, ha dichiarato che la comunità Istaliana è pronta a confrontarsi con le Scuole Maggiori Ahmadi tendendo una mano per promuovere il dialogo piuttosto che una rottura dogmatica inutile e dannosa per tutta la Umma, la comunità globale ahmadi. Inoltre, l'Imam sottolinea come durante i primi secoli dell'Ahmadismo, le scuole influenzate dalla cultura, scienza e filosofia seluco-kalopiana fossero estremamente diffusem dottrine ufficiali fin'anche adottate sotto le prime dinastie ahmadi e solo successivamente bandite come eretiche sulla scia di una certa radicalizzazione dell'ortodossia concentratasi eccesivamente, secondo i critici, su principi che non hanno radici nella rivelazione del Libro della Beatitudine.
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Luthorian EditionAhmadi community raises its concerns about the imminent pilgrimage to KafuristanAfter the Vanukean Ahmadi now it is up to the Istalians to express their fears towards the Kafuri regime, even if criticisms have been raised against the rest of the Ahmadi worldROMULA - As has not happened for decades, the sacred pilgrimage to the Mosque of Helem in Kafuri of the next year has come to the fore on the front page of many national and international newspapers, especially in Majatra.
To point out the attention of journalists and public opinion was the fears raised by the Vanukean Ahmadi community for the imminent pilgrimage of millions of faithful towards the holiest of the places of worship of Ahmadism, the Al'tharim Mosque of Halem where the remains of Prophet Ahmad have their final resting.
Being in Kafuristan, currently under the Socialist regime of the Workers' Republic, the Ahmadi community fears difficulties to reach the Mosque as well as attempts at dissuasion and indoctrination by the regime that could seriously endanger the freedom of worship of millions of people from all over the world.
It seems now that the Istalian Ahmadi community has raised similar fears accompanied by those of possible retaliation against Istalian citizens intent on carrying out the Pilgrimage. In fact, Istalia and Ibrahim El Salefi, himself a Istalian Majatrano, among other things he was accused of Ahmadist radicalism also by the Socialist Nationalist regime of Barmenistan, were among the nations and figures most criticized by the current Kafuri regime.
The Istalian Foreign Minister, Arturo De Pretis, who seems ready for a reconfirmation in the next government team, has declared that he will personally commit himself to find an agreement with the Kafuri authorities for the pilgrimage to take place peacefully and without any believer being a victim of questionable actions by part of the regime.
But the Ahmadi Istalian community has not only raised these fears towards the Kafuri regime, but has also criticized the rest of the Ahmadi world, denouncing forms of discrimination that for centuries have been addressed to the Istalian Ahmadi and which took shape during the Pilgrimages in a form of sectarianism, verbal and sometimes physical violence as well as attempts to prevent access to the sacred places.
The Istalian Ahmadi community denounces a determined fury on the part of the other Ahmadi communities in Majatra who accuse the former of following a corrupt Ahmadism.
The overwhelming majority of the Istalian Ahmadi, in fact, although belonging to the Israi branch of Ahmadism, considered the most orthodox, are strongly critical with the majority of the religious and Juridical schools within the Ahmadi world, especially on the theme of the interpretation of the Book of Bliss and on those precepts added to the sacred text by the Prophet Ahmad and subsequent Ahmadist scholars who, according to the Istalian Ahmadis, are not part of the divine revelation but are mere reinterpretations of pre-Ahmadi barmenian and majatran habits and customs widespread in the twelfth century, thus criticizing the traditional rigid and literal interpretation of the Book of Bliss in favor of an interpretation that considers the historical, ethical and social context.
The Istalian Ahmadi criticize much of the Ahmadi world by saying that the dogmatization of such habits and customs and the ban on a critical approach by most of the Ahmadi schools has literally crystallized the theological, philosophical, social and historical development of Ahmadism, a fact that is considered by some to be at the base of the decline of the Majatran civilization in the face of the Artanian culture and in the North-West in general, not knowing, the Ahmadis, adapt to the changing reality of the world.
Because of the criticism of many Ahmadi customs and traditions not considered as prescribed by the Holy Book, the Istalian community, unlike most of the rest of the Ahmadi world, are among the few communities to maintain relations even with the Halawites who famously reject most part of the Ahmadi dogmatic practices considered as "illegitimate innovations". The relations with another religion considered originating as well from the Ahmadism, the recent Ruhi Faith which in Istalia boasts one of the largest, most active and prosperous communities, is also good and friendly.
The recent official recognition of the Istalian Majatrans by part of the Istalian State seems to have also injected new trust to the local Ahmadi community and some Imams seem ready to found a Theological and Juridical School in Istalia separate from the one present in Badara and which characterizes the Israi communities from Kalopia-Wantuni and most part of eastern Majatra, Kafuristan apart where the schools of the second largest branch of Ahmadism, or Abadism, are very strong. To such proposals, however, the most conservative schools, including the Badarana (widespread among the true Majatrans) and Barmena (dominant among the people of Jelbic origin) ones, responded in no uncertain terms that the Istalian Ahmadis are likely to be stigmatized definitely as heretics. For the moment, the Istalian Ahmadi Community has declared that in association with the Free University of Social, Historical and Theological Studies of Verunia, courses will soon begin in Ahmadi Theology which, although not recognized by the Ahmadi Schools, are clearly the first step in establishing an independent juridical and theological school. New fracture in sight in the Ahmadi world? The President of the Istalian Ahmadi Community, Faruk Nurandin, Imam of the Great Queranzian Mosque of Verunia, declared that the Istalian community is ready to confront the Ahmadi Major Schools, extending a hand to promote dialogue rather than a useless and harmful dogmatic breakdown for the Umma, the global Ahmadi community. Moreover, the Imam points out that during the first centuries of Ahmadism, schools influenced by Seluco-Kalopian culture, science and philosophy were extremely widespread, also as official doctrines even as adopted under the first Ahmadi dynasties and only later banned as heretics in the wake of a certain radicalization of orthodoxy, which focused excessively, according to the most critics, on principles that have no roots in the revelation of the Book of Bliss.